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Quarta meditazione della Novena dell’Immacolata Concezione alla Porziuncola 03 Dic 2020

Miriam: la fede cantata

Nella quarta serata della Novena in preparazione alla Solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, p. Simone Farci ci ha offerto la sua meditazione sulla figura di Miriam, sorella di Mosè. (I - II - III serata)

Miriam è la donna carismatica che sulle rive del Mar Rosso prende in mano i tamburelli e intona esultante il canto di vittoria in onore del Signore, coinvolgendo nel canto e nella danza le ragazze e le donne del suo popolo. È il testo noto come “il canto del mare”, una delle pagine più antiche della Scrittura. È lei che intona il ritornello, ripetuto dall’intera assemblea: «Cantate al Signore perché ha mirabilmente trionfato: ha gettato in mare cavallo e cavaliere» (v. 21). Non c’è madre ebrea che non ami insegnare a suo figlio il canto di Miriam, il canto della vittoria insperata e gratuita, il canto della libertà.

La Vergine Maria è la pienezza della profezia: canta e danza non con uno strumento musicale ma usa il suo grembo che lievitava di un figlio; il frutto del grembo di Maria diviene la ragione della benedizione, perché da lui proviene la salvezza definitiva del suo popolo. Il Magnificat è la grande sintesi dell’esperienza di Maria. Questo canto è un autentico mosaico di espressioni bibliche precedenti. È sentire che la nostra storia di fede si alimenta e continua altre storie.

Perché canta Maria? La risposta più bella e più ovvia si trova, forse, in un verso di san Giovanni della Croce: «Tutti gli innamorati cantano!». Maria canta perché è innamorata. La preghiera di Maria non è impersonale o astratta. Essa sboccia dal nucleo più intenso, impetuoso e impegnato del suo essere. Maria, è la donna che sa gioire e che sa esultare, che ci insegna a dare un ritmo di speranza e fremiti di gioia alle nostre preghiere, a volte logorate da amari piagnistei e intrise di mestizia quasi d’obbligo. Ciò che fa cantare a Maria il Magnificat è proprio la sua fede in Dio! Maria può cantare il Magnifìcat perché è certa che Dio sa fare della piccolezza e della debolezza il “luogo” in cui si manifesta la sua grandezza e la sua forza.

La nostra vita di credenti ha la caratteristica di una fede che “canta”? Chiediamo al Signore che ci doni un cuore libero, sincero, trasparente, autentico come quello di Maria, che possa innalzare in eterno il canto di lode a Dio perché “ha compiuto meraviglie”!  



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