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La Domenica delle Palme alla Porziuncola 25 Mar 2018

Solo l’Amore salva

Poche parole ha proposto il Custode della Porziuncola, p. Giuseppe Renda, per far ulteriormente risuonare – in questa Domenica delle Palme – il lungo Vangelo della Passione secondo Marco nei cuori dei fedeli che hanno preso parte alla solenne celebrazione eucaristica delle 11.30 tenutasi in Basilica a Santa Maria degli Angeli.

Perché Gesù ha dovuto donare tutto se stesso e prendere su di sé questa incredibile sofferenza?

Possiamo capirlo se guardiamo alla nostra vita: dentro ciascuno di noi vediamo la capacità di sognare grandi ideali, anelare all’amore, desiderare una vita bellissima … ma poi anche la capacità di grandi bassezze, grandi cadute, di detestare, di odiare, di mormorare … tutte cose che ci portano a distruggere sistematicamente tutto ciò che è bello, e questo ci fa soffrire perché sin da piccoli sogniamo una vita bella, di pace, di amore, due genitori che si amino … Eppure vediamo come tutto questo molte volte non accade, e non accade perché nel nostro cuore c’è qualcosa che non va, una malattia esistenziale dovuta al peccato!

Gesù tutto questo, dunque, deve farlo e vuole farlo perché ci vuole dare una mano. Senza Dio noi saremmo rimasti per sempre prigionieri di questa tortura, di questo immenso inferno: quando non si ama, quando si odia, quando tutto diventa buio dentro e fuori di te.

Gesù sa come è fatto l’uomo, Lui viaggia in questo tempo della vita terrena in mezzo alla nostra mediocrità, in mezzo ai nostri peccati, ma va dritto alla meta. Il Signore sa che da tutto questo l’uomo potrà uscire se Lui lo libererà.

Ad ognuno certamente resta la propria responsabilità, per questo non siamo per sé giustificati di fronte ai peccati, però Gesù ci aiuta a prendere in mano, da adulti, la nostra libertà e a scegliere con consapevolezza tra il bene ed il male. Lui ci ha riaperto una strada e dice “ecco, quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me”, per cui “ti do la possibilità di rientrare nel Paradiso come era all’inizio nel progetto di Dio ... e lo faccio entrando nella tua vita, nella tua carne, prendendo su di me i tuoi peccati, la tua sofferenza, sopporto i tuoi insulti, entro nella tua morte, ma distruggo tutto questo”.

P. Giuseppe ha poi concluso la breve omelia con un cenno alla concretezza della conversione e della conseguente testimonianza che possono esserci solo quando si è fatta l’esperienza di questo incontro che salva, un incontro che avverrà nella misura in cui il Signore che passa ci troverà disponibili, accoglienti, non presuntuosi di farcela da soli. La Salvezza, la Pasqua, quello che celebriamo nella Settimana Santa è un gran Dono offertoci gratuitamente … una gratuità che sempre interpella la nostra libertà di accoglienza.



Basilica di Santa Maria degli Angeli Domenica delle Palme Giuseppe Renda Omelia Porziuncola

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