L'autore del quarto Vangelo e dell'Apocalisse, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo maggiore, venne considerato dal Sinedrio un «incolto». In realtà i suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana. La sua propensione più alla contemplazione che all'azione non deve farlo credere, però, una figura "eterea". Si pensi al soprannome con cui Gesù - di cui fu discepolo tra i Dodici - chiamò lui e il fratello: «figli del tuono». Lui si definisce semplicemente «il discepolo che Gesù amava». Assistette alla Passione con Maria. E con lei, dice la tradizione, visse a Efeso.
Qui morì tra fine del I e inizio del II secolo, dopo l'esilio a Patmos. Per Paolo era una «colonna» della Chiesa, con Pietro e Giacomo.Teologo altissimo, specie nel mettere in risalto la divinità di Gesù, mistico sublime fu anche storico scrupoloso, sottolineando accuratamente l’umanità di Cristo, raccontando particolari umani che gli altri evangelisti non fanno, come la cacciata dei mercanti dal tempio, il sedersi stanco, il piangere per Lazzaro, la sete sulla croce, il proclamarsi uomo, ecc.
Origene, scrittore di Alessandria d’Egitto del III secolo, uno dei primi e migliori commentatori di S. Giovanni, ha così definito il lettore ideale di questo vangelo: “Nessuno può comprendere il senso del vangelo di Giovanni se non si è chinato sul petto di Gesù e non ha ricevuto da Gesù, Maria come madre”.
Testo di alta qualità teologica, “il fiore dei vangeli”, questo testo ha ricevuto, a partire da Clemente Alessandrino (II-III secolo d.C.), la definizione di “vangelo spirituale”, una definizione che l’ha accompagnato nei secoli.
Questo quarto vangelo dal linguaggio misterioso e meno familiare degli altri tre, era il meno letto degli altri nella Chiesa primitiva, ma è la via migliore per andare fino in fondo alla domanda posta negli altri vangeli: qual è la vera identità di Gesù? Iniziando il suo scritto con il prologo, Giovanni risale fino al principio che svela il vero mistero dell’uomo Gesù: “In principio era il Verbo”. Il Verbo, Parola fatta carne, nell’uomo-Gesù, ha sempre avuto la sua dimora nel seno del Padre (“Il Verbo era presso Dio”), e quando l’eternità si è aperta sul tempo per far posto al divenire: (“… e il Verbo si fece carne”), il termine “Verbo” si nasconde per far posto soltanto all’uomo nella sua dimensione fragile, effimera e sofferente.
Il quarto vangelo è costruito con arte, secondo una struttura precisa. Il filo che percorre l’intera narrazione consiste nel progressivo svelarsi di Gesù e, quindi, nel progressivo manifestarsi della fede e dell’incredulità. In ogni episodio c’è Cristo che si rivela, e di fronte alla sua manifestazione gli uomini sono costretti a compromettersi: o la fede o l’incredulità. Gli episodi sono poi disposti uno dopo l’altro in modo fa formare un crescendo: il Cristo rivela sempre più chiaramente il suo mistero, e gli uomini rivelano sempre più chiaramente la loro incredulità. La drammaticità del racconto si fa ancora più evidente se si tiene presente che per l’evangelista il decidersi ora, nella propria vita personale, a favore o contro Cristo è l’anticipo del giudizio finale.
Bisogna scegliere, ora, tra la luce e le tenebre, tra la fede e l’incredulità, tra l’amore e l’indifferenza, tra la morte e la vita.
L’evangelista S. Giovanni (che i pittori usano rappresentare col simbolo dell’aquila), trascinerà il lettore sempre più a fondo nella vera Vita eterna che già inizia quaggiù nella misura in cui noi amiamo i fratelli.
Occorre un’anima contemplativa per gustare il Vangelo di S. Giovanni, appena il lettore comincerà a leggere questo Vangelo con calma e con attenzione, ne resterà soggiogato. Se lo porterà sempre con se, fino alla tomba.

Assisi
Porziuncola in S. MARIA DEGLI ANGELI
San Damiano - ASSISI
Eremo delle Carceri - ASSISI
Chiesa Nuova - ASSISI
Santa Chiara - ASSISI
Infermeria Provinciale
Casa “Papa Francesco”
Altre presenze in Umbria
Montesanto - TODI
Sacro Speco - NARNI
San Bartolomeo - FOLIGNO
San Francesco del Monte - PERUGIA
San Francesco - MONTELUCO
San Francesco - STRONCONE
San Giovanni Battista - CITTÀ DI CASTELLO
Santa Maria della Spineta - FRATTA TODINA
Santa Maria della Pietà - UMBERTIDE
Santa Maria della Misericordia - Ospedale di PERUGIA
Ss. Annunziata - AMELIA
Ss. Pietà del Farneto - COLOMBELLA
Missioni al Popolo
Altri Conventi
Monastère de Cimiez - NICE
Sant’Antonio di Padova - QUARTU S. ELENA
San Mauro - CAGLIARI
San Pietro - SASSARI
Santa Rosalia - CAGLIARI
San Gregorio VII - ROMA
Email: ufficiocomunicazioni@assisiofm.org - Informativa sulla privacy - Modifica impostazioni cookies