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Dio e il suo linguaggio vicino all'uomo 26 Gen 2019

Dio a immagine dell'uomo?

Quando ci si accosta ai racconti delle Scritture si può restare sopraffatti dall’audacia dei narratori che descrivono Dio con sembianze antropomorfe – Dio parla, vede, soffia, stende il suo braccio forte, si vede di spalle, se ne cerca il volto, cammina con il popolo, ha sentimenti... Il lettore emancipato potrebbe facilmente considerare il linguaggio della teologia biblica un semplice “rivestimento letterario”, non ancora maturo come i concetti complessi della teologia speculativa.

Non c’è maniera migliore per farsi sfuggire la potenza delle Scritture. Se, infatti, il salmista deride gli idoli pagani che hanno bocca e non parlano, occhi e non vedono, mani e non palpano (cf. Sal 114,4-8), è perché è forte dell’esperienza di vicinanza e premura di Dio che è intervenuto in maniera “tangibile” in suo favore – «Quale dio è grande come il nostro Dio? […] È il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo» (Sal 76,14.16). E giacché è davvero coinvolto nella storia che fa con il suo popolo, è un Dio che prova dei sentimenti: è geloso e tenero perché ama Israele.
Come è possibile? Si tratta forse di un Dio “a misura d’uomo”? Se così fosse la fede sarebbe autoreferenziale e non relazionale (perciò patologica), e la salvezza un racconto illusorio. Al contrario, si tratta del Dio che ha voluto usare un linguaggio a misura d’uomo, ha dato una “parola molto vicina” (cf. Dt 30,14), perché potessimo conoscere «i misteri nascosti nelle parole riferite a lui» e scorgere «nella corporeità dei racconti, l’economia nascosta e la conoscenza eterna» (Isacco di Ninive).
Insomma, non è un’impenetrabile nube dorata, né un oggetto soprannaturale o forza impersonale, ma è il Dio dell’alleanza, desideroso, fedele e attivo nello stabilire e mantenere la relazione con gli uomini. «Benedetto, lui che nella nostra lingua ha tradotto i suoi segreti» (Efrem il Siro), che non si è vergognato di mettersi al livello degli uomini.

di Emanuele Rimoli, ofm Conv, per approfondimenti sfoglia il mensile SBi



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