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Veglia pasquale in Porziuncola 17 Apr 2022

È risorto, non è qui!

Una giornata soleggiata e ventosa ha accompagnato i preparativi della grande veglia pasquale nella Basilica di santa Maria degli Angeli, ieri, sabato 16 aprile. Con il cuore ancora rivolto verso la passione del Signore Gesù, nel silenzio che sembra senza fine del sabato santo, tantissimi pellegrini sono transitati per la piccola cappella della Porziuncola sostando un poco in preghiera davanti alla croce e all’altare con la statua di Cristo morto. I vespri del sabato hanno concluso questo lungo giorno senza celebrazioni e le porte della Basilica si sono chiuse per poi riaprirsi verso le h. 21.00 per far spazio alla grande veglia pasquale, finalmente vissuta con meno restrizioni rispetto ai due anni passati. La gente è quindi accorsa numerosa, desiderosa di vivere in presenza, con viva fede, la liturgia più bella, solenne e centrale dell’anno liturgico.

Il parroco moderatore dell’unità pastorale di Santa Maria degli Angeli-Castelnuovo-Tordandrea e Costano, fr. Luca Paraventi, ha presieduto la solenne celebrazione, insieme a tanti frati del convento Porziuncola e a diversi gruppi di giovani, ospiti di frati e suore, venuti da diverse parti d’Italia per vivere il Triduo Pasquale nella terra di s. Francesco.

Alla luce della Pasqua vogliamo rileggere tutto quello che ha detto e fatto Gesù, ha annunciato fr. Luca nell’omelia. Di fronte al sepolcro ci siamo anche noi, con tutti quegli eventi che sono i macigni che pesano sulle nostre spalle. Lì c’è un vicolo cieco, ma le donne trovano un evento inaspettato: la Pasqua mette in discussione la nostra visione della vita che parte del una morte interiore, lasciamoci mettere in discussione dalla luce della Pasqua, andiamo oltre! Tante volte cerchiamo Gesù nelle cose conosciute, nel nostro piccolo orizzonte, prendiamo invece ad esempio il percorso delle donne: ascoltano gli “uomini splendenti”, hanno un giusto desiderio, ma cercano nel posto sbagliato, loro cercano un morto, gli angeli indicano loro un vivente.

Per l’evangelista Luca l’incontro parte da un ri-cordare, ha continuato il parroco, da un fare memoria dell’esperienza viva del cuore: rientriamo in noi stessi, chiediamo di essere guariti nella nostra memoria dalla nostra autosufficienza, dal voler ricordare solo ciò che ci piace. Chiediamo a Dio di ricordare tutto della nostra vita, per accoglierlo nella fede: vogliamo scendere nei nostri sepolcri e far entrare Gesù per liberarci?

La luce del sepolcro aperto è l’ultima parola di Gesù nella nostra vita: c’è una bella Parola sulla tua vita, tu sei prezioso agli occhi di Dio, Egli ti ama! Ed è con queste parole che ti auguriamo una santa Pasqua di risurrezione!



Luca Paraventi Omelia Pasqua Porziuncola Veglia

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