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Alla Porziuncola si apre il tempo forte della Quaresima con l’imposizione delle Ceneri 05 Mar 2025

Siamo polvere, ma amata da Dio

“Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio”, cita il libro del profeta Gioele, lettura della messa del Mercoledì delle Ceneri. E nel Salmo viene intonato: “Misericordia, o Signore, perché abbiamo peccato”.

Francescani, pellegrini e fedeli si sono riuniti il 5 marzo intorno alla Porziuncola, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, per celebrare l’inizio della Quaresima, periodo di digiuno, penitenza e preghiera.

Chiamati ad accogliere la fedeltà di Dio

«La Quaresima inizia nell’inverno e termina a primavera – ha esordito nell’omelia fr. Massimo Travascio, Custode della Comunità della Porziuncola – come a significare che nella primavera c'è una vita che rinasce, quando germoglia quel seme di speranza seminato nei nostri cuori. Questo è un tempo in cui siamo chiamati a scegliere il bene per sé stesso. Non scegliere il bene per apparire, o in rapporto al giudizio degli altri. Chiamati ad accogliere la fedeltà di Dio, lasciandoci disarmare dall’elemosina, dalla preghiera e dal digiuno».

«Il Papa, nel suo messaggio della Quaresima – ha continuato fr. Massimo – ci ha esortato a camminare insieme nella speranza di una promessa: per camminare è necessario essere leggeri. Dobbiamo alleggerirci da quel peccato che ci appesantisce. Sottolinea: camminare insieme, cioè guardando nella stessa direzione, cercando di andare verso i nostri fratelli, uscendo dalla propria autoreferenzialità. E camminare insieme nella speranza di una promessa: qual è questa promessa che il Signore ci fa? È la Pasqua: la morte è stata vinta, Cristo è risorto dai morti e il male non ha più potere su di noi. Questa è veramente la buona notizia cristiana, sulla quale il Signore ci chiede di rilanciare tutta la nostra vita e il nostro cammino».

L'imposizione delle ceneri

Prima dell’eucarestia, la liturgia prevede l’imposizione delle sacre ceneri sul capo dei fedeli: simbolicamente, le ceneri indicano la penitenza, richiamano la caducità della vita terrena e la necessità della conversione.

«Ci viene ricordato – ha sottolineato il Custode della Porziuncola – che siamo polvere amata da Dio. Ed è il fatto che siamo amati da Dio che fa tutta la differenza: noi siamo poca cosa, ma polvere amata. In questo tempo quindi il gesto dell'imposizione delle ceneri è un invito alla conversione che avvolge il nostro cuore, la nostra mente, il nostro sguardo, per orientarsi solo al Signore, iniziando insieme questo tempo di Quaresima guardando con decisione verso il giardino della Pasqua».



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