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A Quartu Sant'Elena si è concluso il pellegrinaggio delle reliquie di San Salvatore di Horta 13 Mar 2025

Con San Salvatore, pellegrini di speranza

Con le parole di fr. Graziano Maria Malgeri, definitore della Provincia Serafica, seguiamo la fine della peregrinatio delle reliquie di San Salvatore da Horta, in vista della grande solennità del 18 marzo.

Le reliquie, che hanno visitato numerose chiese della regione, hanno infine raggiunto la Chiesa di Quartu Sant'Elena, dove sono  state accolte da fr. Francesco Piloni, Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna.

"Siamo in un tempo gravido di novità per il mondo e la Chiesa - dice fr. Graziano - e ci apprestiamo a entrare nel Giubileo Ordinario del 2025, guidati dalla Speranza che per noi ha un nome e un volto: Cristo Gesù.

Tra i tanti motivi di celebrazione, ricorre anche quello che rievoca i 1700 anni dal Concilio di Nicea, prima grande assise ecumenica convocata dall’imperatore Costantino nel 325 per affermare la piena divinità di Cristo, contro la dottrina subordinazionista ariana. Uno degli inviti rivolti dal Santo Padre per celebrare degnamente il “traguardo” dottrinale ed ecclesiale di Nicea, esorta le Comunità ecclesiali affinché procedano «nel cammino verso l’unità visibile, senza stancarsi di cercare forme adeguate per corrispondere pienamente alla preghiera di Gesù: «Perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» ( Gv 17,21)» (cf. Spes non confundit 17).

Noi, frati di San Mauro, assieme ai confratelli che vivono nel Convento di Santa Rosalia, custodi della memoria e del culto vivo di San Salvatore da Horta, tessitore di speranza e faro di unità per molti fedeli sardi e non solo (il suo culto ha un respiro internazionale), abbiamo pensato di diffondere il suo annuncio di speranza chiedendo ospitalità per uno dei “nove mercoledì” dedicati al santo catalano-calaritano, in cui, radunato il popolo di Dio, abbiamo presieduto la celebrazione eucaristica vespertina con una Parola sul brano evangelico delle Beatitudini legate al racconto di un miracolo, avvenuto per intercessione di San Salvatore.

Con noi le sue reliquie ex ossibus, con cui abbiamo ricevuto la benedizione, e un’icona ostensa durante la Messa per aiutarci a richiamarne la memoria: con san Salvatore, quindi, ci siamo fatti pellegrini di speranza.

Abbiamo dato appuntamento al popolo Santo di Dio che ci ha accolti, assieme al loro Pastore, in segno di una comunione presbiterale molto promettente, a una delle Solenni Celebrazioni Eucaristiche previste per il 18 marzo 2025 a Santa Rosalia, al fine di rafforzare sempre più la devozione intorno a questo luminoso santo, a riaccendere la speranza nella sua mediazione taumaturgica, nonché  a rendere sempre più la vita cristiana «un cammino che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù.» (Spes non confundit 5)".

Il 18 marzo, giorno della festa, sono previste diverse celebrazioni eucaristiche. Al mattino, alle 11:30, la Messa sarà presieduta da Padre Francesco Piloni, Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, insieme ai frati residenti in Sardegna e ai pellegrini che giungeranno da tutta l'isola, nonché ai membri dell'Ordine Francescano Secolare. Nel pomeriggio, la solenne celebrazione sarà guidata dall'Arcivescovo di Cagliari e Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, Monsignor Giuseppe Baturi, coadiuvato da numerosi sacerdoti.




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