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Il ricco programma di iniziative per la memoria del Beato Carlo Acutis si è aperto ieri con una tavola rotonda presso Santuario della Spogliazione. Tra i relatori, fr. Mirko Mazzocato, responsabile del servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna 11 Ott 2024

“Frà(i) giovani, tra disagio e speranze”

Nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza della memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, il 12 ottobre, la Fondazione Santuario della Spogliazione ha predisposto un ricco programma di iniziative e celebrazioni per ricordare e venerare il giovane Beato che, come annunciato da Papa Francesco a luglio scorso, sarà canonizzato a breve.

Il 10 ottobre si è tenuta presso il Santuario la tavola rotonda intitolata “Frà(i) giovani, tra disagio e speranze”, alla presenza degli studenti dell’Istituto alberghiero. Tra i relatori, il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino; Laura Pizziconi, psicologa-psicoterapeuta; don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera San Giustino di Roma e fr. Mirko Mazzocato, responsabile del servizio giovani dei frati minori di Umbria e Sardegna.

“Bro” - fratello

L’incontro ha voluto centrare il tema dell’adolescenza e dei giovani: «L’uso della parola “fratello”, “bro” – ha esordito padre Mirko – può essere letto come un anelito, ma esprime anche un problema: da una parte il desiderio di creare gruppo, di creare fraternità, ma spesso si usa questo gergo perché non ci si riconosce in un'appartenenza familiare, sociale o religiosa… questo rivela il profondo bisogno dei giovani (e di ogni uomo) di stare in relazione, perché il problema di fondo, oggi, è la solitudine».

Parlare in nome della verità

Lo sa bene don Antonio Coluccia, il prete che combatte contro la droga e per il riscatto delle periferie e che passa le sue giornate nei sobborghi di Roma ad annunciare ai giovani intrappolati nello spaccio di droga e nella criminalità che una vita diversa è possibile:  «Vado nelle periferie, non dove la città finisce, ma dove inizia, per incontrare e capire chi c'è nel territorio: avere una vera relazione con le persone è il primo passo da fare per parlare in nome della verità e annunciare una vita diversa. Il tumore sociale oggi si chiama omertà e priva i territori soprattutto di speranza: perché è la speranza che dobbiamo raggiungere».

L'importanza del dialogo

Dell’adolescenza, delicata fase di passaggio, ha parlato con attenzione la dott.ssa Laura Pizziconi: «Ci sono dei cambiamenti importantissimi, nel corpo, come nella relazione all’interno della famiglia, nel gruppo dei “pari” a cui appartieni, nella sessualità, nelle aspettative verso il futuro... e in questa fase molto complessa e complicata i ragazzi avvertono una sensazione di pericolo e minaccia: c’è bisogno di qualcuno che li accompagni nel dialogo, con fiducia, pazienza, rispetto».

«Carlo è un esempio per questi giovani – ha sottolineato il vescovo Sorrentino –: lui, a differenza del giovane ricco del Vangelo, riesce a capire che ci sono troppi beni oggi che intrappolano, e così si spoglia del superfluo per buttarsi, come San Francesco 800 anni fa, nelle mani di chi lo aiuta e gli può dare la vera felicità».

“La speranza non delude”

«Una volta c'erano ferite più chiare e definite – ha chiarito fr. Mirko – mentre oggi sono più complesse e insidiose. Ci troviamo a che fare con una generazione con più conoscenze degli adulti, ma senza speranza: non a caso il Papa ha scelto come titolo della Bolla di indizione del Giubileo 2025 la frase “la speranza non delude” (Rm 5,5). La vita è un viaggio, e lo sapeva bene Carlo Acutis… un viaggio verso il cielo. E dobbiamo confidare nello Spirito, che è Colui che agisce».

Da questo pomeriggio, 11 ottobre alle ore 16,30, nella Sala dei Vescovi al Santuario della Spogliazione, ci sarà l’inaugurazione della mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis; a seguire, l’adorazione eucaristica “Tu sei la nostra speranza”.

Sabato 12 ottobre, la santa messa della memoria liturgica del Beato sarà presieduta da monsignor Sorrentino e alle ore 21 nel Santuario della Spogliazione preghiera e musica con Martín Valverde, musicista molto apprezzato nei Paesi di lingua spagnola e devoto del giovane Beato.



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