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Folla di fedeli e autorità celebrano la restituzione della Basilica: ‘Oggi l’Italia che funziona’ 26 Mar 2025

Così abbiamo ridato la luce alla Porziuncola

Un anniversario storico per Assisi: il 25 marzo 2025, giorno dell’Annunciazione e ricorrenza della posa della prima pietra nel 1569, la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli è stata restituita al mondo. Dopo due anni di lavori per riparare i danni del sisma del 2016, ieri pomeriggio fedeli, pellegrini, religiosi si sono trovati numerosissimi insieme ad autorità civili, militari, religiose di tutta Italia per celebrare la restituzione della Basilica nel suo splendore.

Mentre nella mattina si è svolta la conferenza stampa in cui sono stati messi a fuoco argomenti più tecnici, il pomeriggio ha unito arte, storia, musica e una commozione silenziosa che solo i luoghi sacri sanno regalare. L’evento, condotto da Michele La Ginestra, è stato aperto da una serie di interventi significativi di autorità politiche e culturali: un coro di voci che, oltre al messaggio istituzionale, hanno veicolato e trasmesso il valore e la portata dell’evento.

Tra gli altri, quelli di Emanuele Prisco Sottosegretario del Ministero dell'Interno («sono vicino a coloro che ogni giorno custodiscono questo luogo, che è semplicità e magnificenza insieme: è un dovere difenderlo per consegnarlo a chi verrà dopo di noi»), il Sindaco di Assisi Valter Stoppini («uno storico intervento, un’opera perfetta: oggi la Porziuncola ha una luce rinnovata. Un grazie particolare alla famiglia dei frati minori, che non hanno mai smesso le celebrazioni per fedeli e pellegrini»), Luigi La Rocca Capo del dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale del Ministero della Cultura («è un privilegio essere qui. Porto i saluti del Ministro delle Cultura Giuli. Questa giornata dimostra lo spirito di compattezza di soggetti pubblici e privati che si sono riuniti in sinergia per il consolidamento della navata centrale, la copertura dell’abside, del tamburo della Cupola, delle tele delle Cappelle»), il professor Massimo Osanna Direttore generale dei musei del Ministero della Cultura («come la Porziuncola, anche il Museo della Porziuncola deve diventare luogo di incontro, confronto, speranza»), la dott.ssa Francesca Valentini per la Soprintendenza dell’Umbria («abbiamo quotidianamente collaborato nel progetto con sopralluoghi per la tutela archeologica del luogo consentendo la massima fruibilità della Basilica. Ci sono state anche importanti scoperte archeologiche durante questi lavori»).

È stato il Custode della Porziuncola fr. Massimo Travascio a fare gli onori di casa accogliendo i presenti: «La Porziuncola è un luogo minore se lo si guarda come particolare di un tutto - ha detto. - Ma è un posto che grazie a questa minorità, custodisce il cuore del francescanesimo. Qui tutto si compie, qui tutto ha origine», ha continuato il Custode, ricordando gli eventi che qui hanno avuto luogo. E lo ha ripetuto anche il Ministro Generale dell’Ordine dei frati minori fr. Massimo Fusarelli: «Sono felice di trovarmi qui, portando con me tutti i frati del nostro ordine che guardano questo luogo come un grembo da cui è nata la nostra identità francescana. Possiamo cantare con il salmo: “Sono in te tutte le mie sorgenti”, perchè da qui siamo partiti e qui ritorniamo, come all'inizio i primi fratelli di Francesco. Da qui erano mandati, inviati e qui si ritrovavano ogni anno intorno a Francesco. Ci accoglie questo luogo e questa porta che, attraversata, permette l'esperienza del perdono, della misericordia, di un vero cammino».

Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Novera-Gualdo T. e Foligno, ha ribadito la sua gioia ricordando la totale sintonia tra tutti gli ordini francescani con la Chiesa diocesana, «non dimenticando mai - ha sottolineato - che Assisi è la Chiesa madre di Francesco e, come sono solito dire, che tra la madre di Francesco e i figli di Francesco non può che esserci una grande unità».

La tavola rotonda che è seguita è stata una conversazione tra fr. Francesco Piloni, Ministro Provinciale dei Frati minori di Umbria e Sardegna, insieme a Stefania Proietti Presidente della Regione Umbria, al senatore Guido Castelli Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016 e all’ingegner Riccardo Vetturini, progettista degli interventi.

«Non abbiamo semplicemente consolidato muri, ma ridato un’anima a questo luogo - ha spiegato l’ingegnere. «Una sfida tecnica senza precedenti: la cupola, alta 70 metri, è stata avvolta da una piattaforma sospesa di 282 tonnellate, "un’opera d’arte nell’opera d’arte"».

«Quando l'umano e il Divino si incontrano – ha dichiarato fr. Francesco – questo fa sempre meraviglia e questo è un incontro di questo umano e Divino, che oggi già celebriamo nell'Annunciazione». Il Ministro Provinciale ha ricordato l’allarme lanciato nel 2021: "Rischiavamo un’altra Norcia". Ma la sinergia tra istituzioni, guidata dalla Regione Umbria e dal Commissariato, ha cambiato il passo. "Questa è l’Italia che funziona", ha aggiunto, mentre il sindaco Stefania Proietti sottolineava: "La prevenzione è un miracolo possibile, se collaboriamo".

Arte, musica e una cupola che guarda l’infinito

Il Direttore dei Musei Nazionali dell’Umbria, Costantino D’Orazio, ha poi saputo illuminare il significato storico e artistico della Basilica, e con la sua narrazione appassionata ha trasformato affreschi e arte in un racconto vivo, accompagnando il pubblico alla scoperta delle meraviglie nascoste, soprattutto nelle quattro cappelle laterali. I momenti musicali, eseguiti dalla Corale Porziuncola della Basilica, diretta da Fr. Matteo Ferraldeschi e accompagnata all’organo dal Maestro Jacopo Zembi, insieme al gruppo di ottoni della Basilica (al suo debutto) hanno amplificato l'emozione del momento, creando una sinergia perfetta tra la parola, la musica e lo spirito. Fr. Matteo ha avuto modo di illustrare il raffinato programma di musiche: “Abbiamo aperto l’evento con la composizione musicale del Cantico del maestro padre Domenico Stella frate minore conventuale e maestro di coro della basilica di San Francesco: è il Cantico per eccellenza per maestosità, per bellezza anche per semplicità e per scorrevolezza”.

Da Nazaret, infine, è stato trasmesso il videomessaggio del Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton che ha creato un legame virtuale tra la Porziuncola e il luogo del sì di Maria, “da dove tutto ha avuto inizio”. Proprio per l’occasione, la Porziuncola ha accolto una reliquia della grotta della natività di Maria a Nazaret.

La benedizione del Vescovo Sorrentino è scesa sui fedeli al termine dell’incontro, quando la Basilica, grazie al nuovo impianto illuminotecnico, è stata illuminata a giorno in tutto il suo splendore.

 

 



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