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Un ponte spirituale tra Nazaret e Assisi 24 Mar 2025

La Porziuncola accoglie una reliquia della Grotta dell’Annunciazione

Un frammento della roccia della Grotta dell’Annunciazione di Nazaret, in Galilea, luogo sacro dove la tradizione cristiana colloca il "sì" di Maria a Dio, sarà esposto per la prima volta alla Porziuncola di Assisi in occasione del 25 marzo, in cui si festeggia il ritorno della Basilica nel suo splendore.

L’evento, carico di significato storico e teologico, corona infatti il giorno della restituzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli dopo i lavori di consolidamento post-sisma e rinsalda il legame tra Terra Santa e la culla del Francescanesimo. 

Un dono dalla Terra Santa

La reliquia, concessa dalla Custodia di Terra Santa, è stata accolta con emozione da fr. Massimo Travascio, custode del santuario.

«Questo gesto - ha dichiarato fr. Alberto Pari, segretario della Custodia di Terra Santa - è un segno di comunione tra due luoghi fondamentali per la nostra fede: Nazaret, dove tutto ebbe inizio, e la Porziuncola, cuore dell’Ordine Francescano, che sono ora uniti da un legame tangibile».

La scelta della data non è casuale: il 25 marzo 1569 fu posata la prima pietra della Basilica di Santa Maria degli Angeli, e proprio l’Annunciazione è raffigurata nella Pala di Prete Ilario da Viterbo sopra il piccolo presbiterio della Porziuncola, la cui realizzazione risale al 1393. La coincidenza sottolinea la continuità tra storia, arte e devozione.

Un "sì" che cambiò la storia

Fr. Massimo ha ricordato il valore universale della Grotta di Nazaret: «È il luogo in cui Dio si è fatto carne grazie all’accoglienza di Maria. Ospitare qui una sua reliquia significa riproporre a ogni pellegrino la stessa domanda: qual è il nostro ‘sì’ a Dio oggi?».

«In momenti solenni abbiamo esposto reliquie straordinarie francescane, come i capelli di Santa Chiara e il sangue di San Francesco -, ha aggiunto fr. Cornelio Pallares, sacrista del Santuario - ma questa, proveniente dalla casa di Maria, ha un valore unico: ci riporta alle radici stesse del Cristianesimo».

Un’opportunità per i pellegrini

L’esposizione offre ai fedeli l’occasione di vivere un’esperienza di fede profondamente legata alle origini. In un’epoca di fragilità, come quella segnata dal sisma che ha interessato la Basilica, la reliquia arriva a simboleggiare anche una rinascita: quella di una comunità che, attraverso la pietra di Nazaret, ritrova le sue fondamenta. 



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