Il Servizio pastorale ospedaliero
a cura di p. Domenico Campana
L’attuale cura pastorale ospedaliera portata avanti dai Frati Minori Cappellani, si snoda passando per le seguenti vie: testimonianza, presenza, umanizzazione, annuncio, sacramenti, carità, ecumenismo/dialogo.
Riguardo alla testimonianza, assume immenso valore il presentarsi come fraternità, cioè fratelli chiamati a condividere il mistero del proprio cammino di fede e il servizio donatogli dal Signore Gesù, di essere chiamati alla prossimità in giorni cruciali della vita di individui e famiglie in eventi dolorosi (malattia), gioiosi (nascita e guarigione) e luttuosi (perdita, morte).
Importante anche la Presenza e il vivere in Ospedale. Non è domanda inconsueta:“Da dove viene padre, da Assisi?”. I pazienti immaginano che per svolgere il servizio in ospedale, i Cappellani vengono dall’esterno. Molta, invece, è la sorpresa venendo a conoscere che vivono nell’Ospedale con loro, mangiando lo stesso vitto e dormendo sotto lo stesso tetto. Vivere e camminare accanto ai malati e ai dipendenti, è un modo prezioso di dire la fede e la speranza cristiana. I Cappellani, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione sono reperibili 24 ore su 24, domeniche e feste comprese, per qualsiasi bisogno e servizio inerente al loro ministero pastorale.
Vivendo tutto ciò, l’essere Cappellani diventa anche una meravigliosa via di umanizzazione attraverso: l’ascolto, pietra fondamentale; il prendersi carico delle paure, rabbie, tristezze e anche gioie dei malati e degli operatori sanitari; la partecipazione ad equipe multidisciplinari dei reparti; la mediazione tra pazienti e operatori sanitari, pazienti e familiari, pazienti e Parrocchie; l’essere portatori di familiarità, allegria e fiducia; Impegnandosi nell’aiuto per il rispetto dei diritti dei malati, quali la riservatezza, cura, informazioni terapeutiche, bisogni spirituali.
Illuminante è la via dell’annuncio di Cristo nostro Signore e Redentore attraverso: l’approccio quotidiano con malati e familiari e con gli Operatori sanitari (medici, infermieri …); con la Parola di Dio, l’Eucarestia, il Confessionale e la Liturgia delle Ore; con le benedizioni pasquali in tutti i reparti, brevi catechesi preparatorie ai Sacramenti; con la pubblicazione della Carta dei servizi, presente in tutti i reparti, un Periodico e l’incontro mensile del Consiglio Pastorale Ospedaliero; con le Vie crucis quaresimali nei reparti, le Visite dell’Arcivescovo (S. Messa e Visita a un reparto) a Pasqua, il 13 maggio e a Natale; con la giornata di formazione dei medici.
Riguardo i Sacramenti, la Comunione eucaristica è diffusa, ma in calo; l’Unzione degli infermi fa un po’ meno “paura” perché si comincia a capire che è un sacramento per la malattia e non solo “estrema Unzione”; le Confessioni sono numerose, molte rituali e alcune epocali, cioè ben fatte e da parte di chi non si confessa da molto tempo; i Battesimi di bambini in pericolo di vita sono 10-12 all’anno; le S. Messe celebrate non più nei reparti, ma solo in Chiesa; nell’accompagnamento nel tempo del morire si nota la crescita della paura, l’impreparazione e la solitudine.
Importante è anche la via della Carità. I Cappellani ricevono numerose richieste di aiuto per beni di prima necessità (viveri, farmaci, vestiti); Mediano verso strutture civili ed ecclesiali in supporto ai malati e familiari per particolari necessità; Segnalano casi particolari al volontariato attivo in Ospedale; a volte si impegnano in raccolte di denaro per situazioni specifiche, sia di persone provenienti da altri stati, ma anche per italiani; sempre per alcuni casi si impegnano in un sostegno post ospedaliero.
Attualissima e fondamentale è anche la via dell’Ecumenismo/dialogo. Per i Cappellani sono frequenti incontri con pazienti cristiani ortodossi romeni, ucraini e russi; per questi fratelli è avviata una cordiale collaborazione con il pope Nicola Dragutan, residente a Perugia con moglie e figlia. Si contano alcuni accessi di cristiani appartenenti a Chiese protestanti; Numerosi i musulmani ricoverati che, in genere, gradiscono il saluto e alcuni la recita di preghiere; Rari incontri con credenti di religione ebraica.
E il futuro cosa riserva?
Dal 5 marzo 2010 è entrata in funzione la nuova facoltà di Medicina e Chirurgia: 1250 studenti, 250 docenti, 150 altro personale, 42 aule didattiche. Complessivamente (pazienti, familiari, studenti, docenti e i professionisti vari: amministrativi, tecnici, cooperative servizi …) si avranno non meno di 10000 accessi quotidiani alla nuova cittadella sanitaria. La messe non mancherà! Ci saranno operai? Necessario potenziare il ministero con il laicato. I Cappellani si sono attivati in questo senso, per garantire il contributo nel servizio di laici ben formati.
- 2022-02-04
Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità
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Messaggio dei Cappellani dell’Ospedale di Perugia- 2019-11-26
Assisi: Pastorale della salute oltre gli ospedali
Alla Domus Pacis di Assisi, cinque giorni di formazione rivolta ai cappellani e agli operatoriOrari
Sante Messe
Domenica e festivi: 10.30 e 17.30
Lunedì–Venerdì: 7.15 e 17.30
Sabato: 17.30
Santo Rosario ore 17.00
Confessioni
Martedì e Giovedì: 10.00 – 12.00
Sabato: 17.00 – 18.00
Adorazione Eucaristica
Giovedì: ore 16.30
Contatti
Per i servizi di Cappellania, è possibile contattare i frati Cappellani 24 ore su 24, nei seguenti modi:
• da ogni camera in ciascun reparto, rivolgendosi agli infermieri che utilizzano il numero interno di reperibilità;
• passando per il centralino: 075.5781 e chiedendo dei cappellani;
• chiamando l’alloggio dei cappellani allo 075 5782244 (ai pasti o la sera);
• chiamando il numero 349.2370322 (attivo dalle 8,00 alle 18,00).
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