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Sacro Speco - NARNI

L’esorcismo di una indemoniata


Un giorno Francesco, attraversando la diocesi di Narni per predicare la parola di Dio, arrivò a Sangemini, dove fu ospitato con tre fratelli da un fedele, noto per la sua grande devozione e virtù. Ma la moglie era indemoniata, e tutti gli abitanti di quel territorio lo sapevano. L’uomo confidando profondamente nei meriti del Santo, lo pregò di guarirgliela. Francesco, poiché preferiva nella sua semplicità fuggire gli onori del mondo e essere vilipeso, non voleva compiere il prodigio; ma poi, vedendo che si trattava della gloria di Dio e del bene di molti che invocavano il suo atto di carità, finì per aderirvi. Chiamati i tre frati che erano con lui, li invitò a mettersi ognuno in un angolo della stanza e disse: «Preghiamo il Signore, fratelli, per questa donna, affinché sia liberata dal giogo del demonio, a lode di Dio. Stiamo uno per ogni parte, perché il maligno non ci inganni e non ci scappi».

Dopo aver pregato, con la virtù dello Spirito Santo, si accostò all’ossessa, che era in preda a convulsioni e urla tremende, dicendo: «Nel nome del Signore nostro Gesù Cristo per obbedienza ti ordino, o demonio di lasciare questa creatura e di non osare più tormentarla!». Aveva appena pronunciato quelle parole, che il diavolo se ne andò rapidissimamente con gran fracasso e furore, tanto che il santo padre, per l’improvvisa guarigione della donna e la pronta obbedienza di Satana, credette di essersi illuso, e si affrettò ad allontanarsene con rossore, ciò operando la divina Provvidenza, per impedirgli di cadere nell’orgoglio.

Per questo accadde che, passando Francesco un’altra volta per il medesimo luogo in compagnia di frate Elia, quella donna, saputolo, accorse in fretta sulla piazza, chiamandolo e pregandolo che si degnasse parlarle. Ma egli rifiutava tale richiesta, ben sapendo ch’era essa quella donna dalla quale per virtù divina aveva scacciato il demonio. Ma essa baciava le orme dei suoi piedi, ringraziando Dio e il suo servo Francesco, che l’aveva liberata dal potere della morte. Infine, per le preghiere di frate Elia, il Santo si persuase a parlarle, e da molti fu assicurato sia della suddetta infermità sia della guarigione.

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Indicazioni stradali

In auto: A1 - Uscita Orte proseguire sulla E45 uscendo a Narni scalo. Seguire poi le indicazioni per Sacro Speco di S. Urbano.

In treno:

  • FS Roma-Firenze (via Foligno) fermata Narni-Amelia;
  • FS Roma-Ancona (via Foligno) fermata Narni-Amelia.

Orari


Apertura del Santuario
Tutti i giorni, dalle 8.30 fino alle 18.00

Celebrazioni comunitarie
Lunedì - Mercoledì

  • 6.30 Ufficio delle Letture
  • 7.30 S.Messa e Lodi mattutine
  • 18.30 Vespri

Giovedì

  • 6.30 Ufficio delle Letture
  • 7.30 Lodi mattutine
  • 17.00 Adorazione Eucaristica
  • 18.00 S.Messa e Vespri

Venerdì

  • 6.30 Ufficio delle Letture
  • 7.30 Lodi mattutine
  • 15.00 Via Crucis (nel Tempo Ordinario e in Quaresima)
  • 16.00 S.Messa
  • 17.00 Vespri

Sabato

  • 6.30 Ufficio delle Letture
  • 7.00 S.Messa e Lodi mattutine
  • 17.00 Primi Vespri

Sabato pomeriggio la S.Messa vespertina è sospesa sino alla fine di aprile

Domenica e Festivi

  • 07.00 Ufficio delle Letture
  • 07.30 Lodi mattutine
  • 11.00 S.Messa
  • 17.00 S.Messa
  • 18.00 Secondi Vespri

Accoglienza & Contatti


Convento Sacro Speco
Strada Sant’Urbano, 140
05035 Narni (TR)
Tel. e Fax: 0744.743392
e-mail: sacrospeco@gmail.com
Pagina Facebook

Concordando preventivamente con il padre Guardiano è possibile trascorrere periodi di ritiro, preghiera e silenzio guidati da un frate della comunità.

In foresteria, in autogestione, religiosi/e e laici che desiderano fare esperienza di eremo, partecipando ai ritmi della vita di preghiera della fraternità e se lo desiderano essere guidati o avere un confronto con un frate.

In convento si accolgono al massimo 2 sacerdoti o religiosi per volta.