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Si rinnova l’incanto nel periodo natalizio nel cuore di Santa Maria degli Angeli 07 Dic 2024

La tradizionale mostra internazionale dei presepi si è inaugurata oggi nel Chiostro della Basilica

A un anno di distanza dall'800° anniversario del primo presepe voluto da San Francesco d'Assisi a Greccio nel 1223, si rinnova l’incanto nel periodo natalizio nel cuore di Santa Maria degli Angeli.

Si è ufficialmente inaugurata il 7 dicembre infatti, presso il Chiostro Monumentale del Convento della Porziuncola, alla presenza di fedeli e religiosi, la mostra di oltre 50 presepi da tutto il mondo allestiti dai Frati Minori per accogliere i pellegrini che arriveranno nel periodo natalizio e che potranno compiere un viaggio attraverso le diverse interpretazioni artistiche della Natività.

Il Coro dei giovani frati della Provincia Serafica, diretti dal Maestro fr. Matteo Ferraldeschi, ha aperto e accompagnato l’evento con i canti natalizi, aiutando i fedeli nella contemplazione del mistero del Natale.

Il presepe: l'incontro con il mistero dell'incarnazione

È stato fr. Massimo Travascio, Custode della Comunità della Porziuncola, a dare il benvenuto ai partecipanti, nella sala del Refettorietto.

«Oggi, come 800 anni fa con San Francesco a Greccio – ha esordito il Custode – il senso vero e profondo del “fare il presepe” è l'incontro con il mistero dell’Incarnazione; è l'incontro proprio con l'umiltà di Dio, che si manifesta nel suo farsi uomo e nel venire al mondo in condizioni di povertà e disagio, come nel suo farsi presente nel pane e nel vino consacrati nella messa. San Francesco aveva il desiderio di fare memoria del bambino nato a Betlemme e ci consegna con il presepe un nuovo modo di farsi pellegrini verso Gesù: “pellegrini di speranza”, come il motto del prossimo Giubileo».

Il presepe nasce per riportarci a ciò che conta: «Riportarci a Dio che viene ad abitare in mezzo a noi – sottolinea fr. Massimo –. Solo chi avrà l'umiltà di intraprendere questo cammino potrà godere della vita beatitudine del Natale».

Fr. Simone Ceccobao, Maestro dei novizi a San Damiano, ha invitato a meditare sul significato della lode a Dio, partendo da una riflessione sul Cantico delle creature, di cui tra poco si apriranno le celebrazioni per gli 800 anni.

Pellegrini della Lode

«Da oggi nelle facciate delle chiese di Assisi potremo leggere, proiettate, le strofe del Cantico delle creature. E sarà per noi una possibilità, un dono, di farci pellegrini della Lode. Perchè questo luminoso canto di Francesco è una lode che fiorisce nel buio, considerata la tragica situazione esistenziale in cui si trovava Francesco. Le sue condizioni di salute si erano fatte man mano sempre più serie e gravi. Francesco viveva nella desolazione e sconforto. Ma nel buio fitto di una notte esteriore e interiore, la voce di Francesco squarcia le tenebre. “Signore, vieni in soccorso alle mie infermità affinché io sia capace di sopportarle con pazienza”. Attingendo al ricco bagaglio di Sacra Scrittura depositatasi nella sua memoria, egli grida con le parole di Dio. In esse trova la forza per spostare lo sguardo dalla sua situazione esistenziale all'altezza di Dio. E Dio risponde».

A San Damiano, dove agli inizi della vocazione gli aveva parlato dalla croce, ora Dio gli parla “nella croce”. «Francesco si rialza. Il suo buio si riempie della luce proveniente dalla certezza di quel tesoro eterno che nessun dolore umano è capace di annebbiare. Pur non potendo vedere con gli occhi del corpo, il Santo rialza gli occhi dalla sua prostrazione per volgerli alla grandezza e bellezza del mondo. La malattia, invece di diventare buio totale, diventa per l'incanto piena lode, spazio abitato dalla certezza del cielo».

nataleconsanfrancesco.org per la formazione dei giovani frati

Infine fr. Francesco Piloni, Ministro Provinciale di Umbria e Sardegna,  ha voluto condividere con i presenti la scelta di indirizzare le donazioni del periodo natalizio al mondo della formazione dei giovani frati: «800 anni fa san Francesco, ispirato dal Signore, scelse di vivere come Gesù dando vita a una fraternità che si trovava alla Porziuncola, cuore pulsante della formazione spirituale e missionaria: noi oggi vogliamo prenderci cura dei giovani che, qui, alla Porziuncola, si preparano a dedicare la loro vita al Signore seguendo le ombre di San Francesco. Ecco perché in occasione del Santo Natale attraverso il sito nataleconsanfrancesco.org potrete prendere parte a questo cammino di speranza, affidando una preghiera ai giovani frati o sostenendo con una donazione il loro percorso di formazione affinché portino la luce di Cristo nelle comunità in cui vivranno».

La benedizione dei presepi

Infine, nel Chiostro Monumentale, è avvenuta la benedizione dei presepi che saranno in mostra fino al 6 gennaio e che offriranno un'ulteriore occasione per riflettere sul significato profondo del Natale e della venuta del Figlio di Dio. Tra tutti, davanti alla libreria ricordi è ospitata l’istallazione del famoso presepe artistico “Greccio 1223” che descrive la scena di quello che si è svolto nella notte del primo presepe della storia. Questo presepe è stato esposto per la prima volta a Padova, nelle Scuderie del Palazzo Moroni per la mostra del Natale nel 2019.



Chiostro Francesco Piloni Massimo Travascio Mostra Natale Porziuncola Presepe Simone Ceccobao

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