Era il 2007 quando si dava alle stampe l’inventario dell’archivio storico della basilica papale di Santa Maria degli Angeli.
Questo preziosissimo complesso documentario è conservato congiuntamente all’Archivio storico provinciale e contiene migliaia di documenti che vanno dal 1445 alla fine del XX secolo. Una parte molto consistente di tale archivio è costituita da registri di messe, documenti spesso tenuti in scarsa considerazione sia dagli studiosi sia dagli stessi archivisti, ma che invece ci consegnano informazioni preziose e dai risvolti spesso sorprendenti. Da sempre i cristiani sanno che l’applicazione della messa in suffragio di un’anima purgante concorre alla sua più rapida liberazione dal Purgatorio. Basta leggere un qualunque testamento di età medievale per trovare lasciti a chiese e istituti religiosi in cambio di suffragi per l’anima del testatore.
La celebrazione di messe per i defunti, però, si intensificò notevolmente dopo il Concilio di Trento. I padri conciliari, infatti, reagendo alle novità introdotte dalla riforma luterana, ribadirono con forza il valore della messa anche pro defunctis nondum ad plenum purgatis (per i defunti le cui anime non sono ancora pienamente purgate).
Nulla di nuovo, in realtà, ma col tardo Cinquecento la cura animarum defunctorum (il prendersi cura delle anime dei propri cari defunti) divenne una delle più diffuse pratiche di pietà cristiana.
Cosa c’entra tutto ciò con la Porziuncola? Moltissimo. La basilica di Santa Maria degli Angeli è un santuario che nelle sue maestose forme attuali sorge, tra l’altro, proprio nel secondo Cinquecento, e quindi durante la Riforma cattolica. Da sempre ingenti masse di pellegrini si recavano alla Porziuncola, in particolare in occasione del due agosto, per lucrare l’indulgenza legata al Perdono di Assisi. Ciò sin dal Duecento, ma con l’arrivo dell’età moderna, con l’evoluzione delle pratiche di pietà stimolata dal Concilio di Trento, i pellegrini, dopo aver lucrato per sé l’indulgenza, pensano anche, e sempre di più, alle anime dei propri cari, per le quali chiedono ai frati di celebrare messe di suffragio.
Di tutto ciò i registri delle messe dell’archivio di Santa Maria degli Angeli costituiscono una testimonianza fedele. Facciamo qualche esempio: nei soli giorni del Perdono nel 1674 furono raccolte 7.971 intenzioni di Messe, nel 1792 se ne raccolsero 5.290, men- tre nel 1856 furono 4.402. Un trend negativo? Forse sì, ma tre soli rilevamenti in 200 anni sono senz’altro pochi per trarre conclusioni. Il lettore attento, però, avrà già intuito molte cose. I registri di messe, ed in particolare, in questo caso, le registrazioni relative al Perdono, ci permettono di quantificare il numero dei pellegrini, di individuarne la provenienza geografica, di comprenderne, almeno in qualche misura, la condizione economica. Tutto ciò lungo un’estensione temporale di molti secoli. Fonte preziosa, quindi, i registri di messe: a saperli interrogare dicono molto più di quanto si è soliti pensare.
Ma in che modo poteva es- sere correttamente soddisfatto un numero tanto alto di intenzioni di messe? I frati di Santa Maria degli Angeli, infatti, sia pur numerosi, non avrebbero mai potuto celebrare un così alto numero di messe. La soluzione venne offerta dal buon senso: trasferire una parte degli oneri accettati, insieme alla relativa elemosina, ad altri conventi della Provincia Serafica, che attraverso i propri religiosi si sarebbero fatti carico delle celebrazioni. Tale prassi, in uso almeno dal Seicento, ottenne nel 1727 la formale autorizzazione del pontefice Benedetto XIII.
Questa prassi originò la serie di registri detti delle Messe traslate, in cui si annotavano trasferimenti di oneri di messe e di elemosine dalla Porziuncola agli altri conventi. Va da sé come questi registri aprano un tanto interessante quanto inedito percorso di storia economica.
È un po’come se i pellegrini del Perdono, per secoli, avessero indirettamente visitato e concretamente sostenuto tutti i conventi, specialmente i più piccoli e poveri, dell’intera regione di Francesco.
In PERLE D'ARCHIVIO, a cura di Andrea Maiarelli
dal n. 2/2017 della Rivista Porziuncola
Andrea Maiarelli Archivio Perdono di Assisi Porziuncola Rivista Porziuncola
Articoli correlati
Addio a Papa Francesco: il suo pontificato ispirato a San Francesco
La Provincia Serafica si unisce al cordoglio per la morte di Papa Francesco.Dalla Croce alla Porziuncola: la Pasqua si prepara nel Sabato Santo
La meditazione di Fr. Marco Bussi chiude il ciclo di catechesi durante il TriduoSolo la croce è il punto di congiunzione tra l’umanità e Dio
Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, il Custode ha presieduto la celebrazione della Passio DominiLa Via Crucis con le riflessioni delle Suore Clarisse di San Quirico
Le meditazioni sono state ispirate al Cantico delle Creature“Là dove la pace si fa tradizione”
La Messa della Pace al santuario del Sacro Speco di Narni rinnova un gesto semplice e potente: riconciliarsi e camminare insieme
-
18 Apr 2025Solo la croce è il punto di congiunzione tra l’umanità e Dio
Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, il Custode ha presieduto la celebrazione della Passio Domini
-
17 Apr 2025“Come io ho fatto a voi”: l'istituzione dell'Eucaristia e del comandamento dell'amore
Fr. Francesco Piloni ha presieduto la celebrazione del Giovedì Santo

Assisi
Porziuncola in S. MARIA DEGLI ANGELI
San Damiano - ASSISI
Eremo delle Carceri - ASSISI
Chiesa Nuova - ASSISI
Santa Chiara - ASSISI
Infermeria Provinciale
Casa “Papa Francesco”
Altre presenze in Umbria
Montesanto - TODI
Sacro Speco - NARNI
San Bartolomeo - FOLIGNO
San Francesco del Monte - PERUGIA
San Francesco - MONTELUCO
San Francesco - STRONCONE
San Giovanni Battista - CITTÀ DI CASTELLO
Santa Maria della Spineta - FRATTA TODINA
Santa Maria della Pietà - UMBERTIDE
Santa Maria della Misericordia - Ospedale di PERUGIA
Ss. Annunziata - AMELIA
Ss. Pietà del Farneto - COLOMBELLA
Missioni al Popolo
Altri Conventi
Monastère de Cimiez - NICE
Sant’Antonio di Padova - QUARTU S. ELENA
San Mauro - CAGLIARI
San Pietro - SASSARI
Santa Rosalia - CAGLIARI
San Gregorio VII - ROMA
Email: ufficiocomunicazioni@assisiofm.org - Informativa sulla privacy - Modifica impostazioni cookies