Tale conversione comporta vari atteggiamenti che si coniugano per attivare una cura generosa e piena di tenerezza. In primo luogo, implica gratitudine e gratuità, vale a dire un riconoscimento del mondo come dono ricevuto dall’amore del Padre, che provoca come conseguenza disposizioni gratuite di rinuncia e gesti generosi anche se nessuno li vede o li riconosce: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra […] e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Mt 6,3-4).
Implica pure l’amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale. Per il credente, il mondo non si contempla dal di fuori ma dal di dentro, riconoscendo i legami con i quali il Padre ci ha unito a tutti gli esseri. Inoltre, facendo crescere le capacità peculiari che Dio ha dato a ciascun credente, la conversione ecologica lo conduce a sviluppare la sua creatività e il suo entusiasmo, al fine di risolvere i drammi del mondo, offrendosi a Dio «come sacrificio vivente, santo e gradito» (Rm 12,1). Non interpreta la propria superiorità come motivo di gloria personale o di dominio irresponsabile, ma come una diversa capacità che a sua volta gli impone una grave responsabilità che deriva dalla sua fede. (LS 220)
RIFLESSIONE
Francesco ci addita la strada per un cambiamento radicale nel nostro rapporto con il creato: essa consiste nel sostituire al possesso la contemplazione. Egli ha scoperto un modo diverso di godere delle cose che è quello di contemplarle, anziché possederle. Può gioire di tutte le cose, perché ha rinunciato a possederne alcuna.
Le fonti francescane ci descrivono la situazione di Francesco quando compone il suo Cantico delle creature: «Non essendo in grado di sopportare di giorno la luce naturale, né durante la notte il chiarore del fuoco, stava sempre nell’oscurità in casa e nella cella. Non solo, ma soffriva notte e giorno così atroce dolore agli occhi, che quasi non poteva riposare e dormire, e ciò accresceva e peggiorava queste e le altre sue infermità» (Leggenda Perugina, 1614; «Fonti Francescane», 1591).
Francesco canta la bellezza delle creature quando non è più in grado di vedere nessuna di esse e anzi la semplice luce del sole o del fuoco gli procura atroci dolori! Il possesso esclude, la contemplazione include; il possesso divide, la contemplazione moltiplica. Uno solo può possedere un lago, un parco, e così tutti gli altri ne sono esclusi; migliaia possono contemplare quello stesso lago o parco, e tutti ne godono senza sottrarlo ad alcuno.
Si tratta di un possesso più vero e profondo, un possedere dentro, non fuori, con l’anima, non solo con il corpo. Quanti latifondisti si sono mai fermati ad ammirare un fiore dei loro campi o ad accarezzare una spiga del loro grano? La contemplazione permette di possedere le cose senza accaparrarle. L’esempio di Francesco d’Assisi dimostra che l’atteggiamento religioso e dossologico nei confronti del creato non è senza conseguenze pratiche e operative; non è qualcosa campato in aria. Spinge anche a gesti concreti
Raniero Cantalamessa
PREGHIERA
Donaci Padre di essere uomini contemplativi, di una contemplazione che ci spinga a non vivere una modalità di possesso e sfruttamento individuale ma che si orienti in modo creativo a curare e difendere il creato perché tutti ne possiamo godere insieme.
Cantico delle Creature Conversione Ecologia GPIC Laudato si’ Papa Francesco Quaresima San Francesco
Articoli correlati
“Francesco, un’esplosione di vita”: la Fondazione San Francesco di Assisi presenta i due progetti dell’anno giubilare
Nuovi spazi per il centro di Ascolto di Santa Maria degli Angeli e il restauro del Giardino del Cantico delle CreatureSan Francesco, tra Cimabue e Perugino. Nel Giubileo con il Cantico delle Creature
Inaugurata al Senato la Mostra che ospita l’eccezionale capolavoro di Cimabue del Museo della PorziuncolaCorso di apicoltura presso il convento San Francesco di Stroncone
Un successo di integrazione e formazioneVerso il Natale: gli amici del presepio A.I.P.A. riuniti alla Porziuncola
L’Associazione Italiana Amici del Presepio, durante il convegno annuale, allestisce nel chiostro della Porziuncola lo storico presepio francescano del 2019 dedicato a GreccioEssere pace, edificare la pace
Con il Vespro solenne presieduto da fr. Francesco Piloni, Ministro Provinciale dei Frati Minori dell’Umbria e della Sardegna, si è conclusa la festa liturgica di San FrancescoCome Francesco, essere nuove creature plasmate da Dio
La prima celebrazione eucaristica nel giorno di San Francesco presieduta da Fr. Carlos Alberto Trovarelli, Ministro generale dei Frati Minori Conventuali“Isaia: il profeta della speranza e dell'attesa”: la riflessione di fr. Martino Chiaramonte
La comunità della Porziuncola ha iniziato la celebrazione del Settenario di Natale, dal tema conduttore “Dove nasce Dio nasce la speranza”
-
16 Dic 2024Alzando il capo: tra paure e difficoltà, l'Avvento occasione preziosa per alleggerire il cuore
Il ritiro di Avvento presso il Santuario di Chiesa Nuova ad Assisi con S.E. Mons. Vittorio Viola
-
15 Nov 2024Ave Maris Stella
Programma 2024 della Solennità dell'Immacolata Concezione alla Porziuncola
Assisi
Porziuncola in S. MARIA DEGLI ANGELI
San Damiano - ASSISI
Eremo delle Carceri - ASSISI
Chiesa Nuova - ASSISI
Santa Chiara - ASSISI
Infermeria Provinciale
Casa “Papa Francesco”
Altre presenze in Umbria
Montesanto - TODI
Sacro Speco - NARNI
San Bartolomeo - FOLIGNO
San Francesco del Monte - PERUGIA
San Francesco - MONTELUCO
San Francesco - STRONCONE
San Giovanni Battista - CITTÀ DI CASTELLO
Santa Maria della Spineta - FRATTA TODINA
Santa Maria della Pietà - UMBERTIDE
Santa Maria della Misericordia - Ospedale di PERUGIA
Ss. Annunziata - AMELIA
Ss. Pietà del Farneto - COLOMBELLA
Missioni al Popolo
Altri Conventi
Monastère de Cimiez - NICE
Sant’Antonio di Padova - QUARTU S. ELENA
San Mauro - CAGLIARI
San Pietro - SASSARI
Santa Rosalia - CAGLIARI
San Gregorio VII - ROMA
Email: ufficiocomunicazioni@assisiofm.org - Informativa sulla privacy - Modifica impostazioni cookies