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Solennità del Perdono e della Dedicazione della Basilica di Santa Maria degli Angeli 02 Ago 2018

Il Perdono, cuore dell’esperienza cristiana

Con la celebrazione di Apertura del Perdono, presieduta ieri dal Ministro generale dei Frati Minori p. Michael A. Perry (rileggi l’omelia), è iniziato un tempo speciale che si protrae a tutta la giornata di oggi, un tempo in cui per l’intuizione di Francesco d’Assisi quel Perdono da lui chiesto ed ottenuto in Porziuncola 800 anni fa raggiunge gli angoli di tutto il mondo. L’esperienza di grazia e di misericordia segnò e arricchì tanto il Poverello d’Assisi, povero di cose ma ricco di Dio, da non poter essere contenuta nella chiesetta di Santa Maria degli Angeli … un Dono troppo grande da essere riservato ad un’anima sola. Ecco perché i benefici della divina misericordia, elargiti per l’Indulgenza della Porziuncola, in questi due giorni si estendono a tutte le parrocchie e a tutte le chiese francescane di ogni luogo.

Numerose, come ogni domenica e festività, le celebrazioni tenutesi oggi nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli. Numerosissime le confessioni ascoltate dai frati della Porziuncola e di altri conventi, ma anche da fratelli sacerdoti di altri Ordini e Istituti e anche sacerdoti Diocesani che generosamente hanno accolto le lunghe file di fedeli decisi a ricevere il Dono della grazia che riconcilia con Dio.

La solenne celebrazione delle ore 11, presieduta dal Vescovo di Gubbio S. Ecc. Mons. Luciano Paolucci Bedini, è iniziata con alcune parole di benvenuto da parte del Custode della Porziuncola, p. Giuseppe Renda, e del Ministro generale p. Michael Perry. Il Ministro tra l’altro ha rivolto parole di ringraziamento al Signore per i fratelli della Provincia Serafica a servizio della Basilica e per tutti i frati che nel mondo esercitano instancabilmente il ministero della Riconciliazione.

Il Vescovo Luciano, che abbiamo avuto modo di ascoltare durante il Triduo di preparazione al Perdono (è possibile riascoltare le tre meditazioni: 1^, 2^ e 3^), durante l’omelia ha sottolineato la centralità del Perdono celebrato notando che la Parola ascoltata “ci riporta al cuore dell’esperienza cristiana e del volere di Dio, del suo progetto di salvezza”. Ha poi aggiunto che il “non temere” detto a Maria è rivolto a ciascuno di noi perché per tutti noi è quel Bambino: Gesù, Dio salva, è l’Emmanuele, il Dio con noi! La certezza del Perdono ricevuto ci giunge anche attraverso la rassicurante presenza della Madre accanto al Figlio, nel Vangelo come nel momento in cui venne concesso il Perdono a Francesco in Porziuncola. Un modo di vivere, quello del santo di Assisi e di tutti i santi, che è secondo Dio, che non desidera altro che il bene e la santità degli altri, proprio come desidera Dio. In fondo è proprio da quello sguardo purificato sul mondo e sui fratelli che sgorgò il desiderio del Perdono per tutti noi. Segue l’omelia di S. E. Mons. Luciano:

Nel pomeriggio il festoso arrivo dei 1700 marciatori della XXXVIII Marcia francescana (leggi il diario del cammino: Un nome e una promessa, Dalla fatica di costruirsi un nome alla bellezza di riceverlo, Ti si chiamerà con un nome nuovo, Perdonati: questo è il nome nuovo ricevuto da Dio e Chiamati: questo è il nome di ogni battezzato), giunti alla Porziuncola insieme ad alcuni gruppi di famiglie marciatrici e di altri pellegrini per lucrare l’Indulgenza ed il conseguente rinnovato stato di grazia. Un benvenuto a loro è stato rivolto dal Ministro generale OFM, dal Sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e dal Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria, p. Claudio Durighetto, che ha poi concluso la giornata con la preghiera dei Secondi Vespri in Basilica.

Durante la meditazione proposta il Ministro ha ricordato che Dio manifesta la sua onnipotenza soprattutto nella sua misericordia e nel perdono. Oggi, in particolare, quel fiume di grazia che proviene da Cristo Signore è scaturito dalla Porziuncola per raggiungere fedeli di tutti i continenti e portare loro perdono, riconciliazione, conversione e salvezza. Una vera occasione di guarigione per una folla immensa che si estende ben oltre i confini della nostra cittadina umbra. L’accusatore, colui cioè che continuamente ci accusa e ci rinfaccia il nostro peccato, è precipitato: noi infatti sappiamo di essere perdonati dalla potenza del sangue di Cristo.

A questa grazia, ha aggiunto p. Claudio, è accostata dalla liturgia odierna la Vergine Maria, la sposa bella rivestita di virtù, di bontà, umiltà, fede, carità, speranza … ritratto della Chiesa che risplende di quelle virtù nei suoi figli rinnovati dall’amore di Dio, riscattati dal perdono e purificati dal dono dell’Indulgenza. Una vita nuova donata perché possiamo portare a compimento la comune vocazione battesimale alla santità. Il Ministro provinciale ha concluso ricordando e rinnovando, come già fatto in questi due giorni alla Porziuncola e in tutti i Conventi e Monasteri dipendenti dalla Provincia Serafica, l’intenzione di preghiera per il Paese, la Chiesa ed il Popolo del Nicaragua.



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