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San Francesco e l'ecologia al centro della Festa della Vocazione Francescana 24 Feb 2019

Una coraggiosa rivoluzione culturale

La Festa della Vocazione Francescana che si è celebrata sabato è la Festa della Provincia Serafica, un appuntamento fisso per ritrovarsi assieme e ringraziare il Signore per il dono della vocazione francescana. “Fermarsi – come ha ricordato p. Giuseppe Buffon nella sua omelia – per rinvigorire il dono”. Questo giorno è anche l’occasione per festeggiare quei fratelli che raggiungono delle tappe importanti o per anni di Professione Religiosa o di Sacerdozio.

La mattinata ha avuto inizio presso il Refettorietto della Porziuncola con il saluto del Ministro Provinciale, p. Claudio Durighetto, che ha ricordato l’esperienza di Francesco d’Assisi presso la piccola chiesetta quando, dopo aver ascoltato il Vangelo della missione, passa “da singolo e solitario seguace del Signore ad apostolo aperto alla comunione e alla condivisione con dei fratelli”. Padre Claudio ha salutato i numerosissimi frati – in particolare quei frati assenti perché impegnati all’estero per la loro missione – ricordando la bellezza del ritrovarsi assieme, da famiglia.

A guidare la mattinata è stata la riflessione di p. Giuseppe Buffon, frate minore della Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi, attualmente Decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum e Professore ordinario di Storia della Chiesa moderna e contemporanea. Padre Giuseppe fa inoltre parte del Consiglio direttivo del Collegium Sancti Bonaventurae – International Center for Franciscan Studies and Research.

Questa una breve presentazione al suo intervento che potete ascoltare integralmente.

Francesco d’Assisi, modello di ecologia integrale, indica anche la via dell’interdisciplinarietà, necessaria per dare soluzione alla crisi ecologica, che si presenta complessa e planetaria. L’inclusività di questo santo, amato dagli stessi non credenti, attrae anche l’interesse di molti movimenti ecologisti, a cominciare dal loro patrocinatore principale, Lynn White, che vede in Francesco la via cristiana per uscire da un antropocentrismo deviato. Come rilevano pure G. Pellegrino-M. Di Paola (2018), il suggerimento di White è al centro dell’enciclica papale Laudato si, del 2015, nella quale la tradizionale visione tomista della Scala Naturae viene sostituita dalla visione ecosistemica ed egualitaria di Francesco, che nella storia della Chiesa è stata minoritaria”.

Prima ancora che S. Giovanni Paolo II inviti ad Assisi i capi delle maggiori religioni a pregare per la pace, la città natale di Francesco diventa luogo di convocazione di scienziati dell’ambiente e responsabili delle religioni, che superando diffidenze reciproche si impegnano a siglare un’alleanza in favore della casa comune: Alliance of Religions and Conservation (ARC). Sono i giorni dal 26 al 29 settembre 1986. Si tratta solo di romanticismo, come direbbe Croce, parlando dei francescanisti? Si tratta dello stesso romanticismo con cui l’economia del profitto apostrofa le iniziative a favore della cura per la casa comune? Lo stesso papa Francesco mette in guardia dal considerare, e l’uno (LS, 11), e l’altro (LS, 54) come “mero romanticismo”! Si tratta di romanticismo oppure di una scienza nuova, come afferma Paul Sabatier e quella corrente di pensiero, che nella poesia e nell’arte riconoscono vie di conoscenza altrettanto valide di quella offerta dalla sola osservazione empirica.

Senza il senso della meraviglia, dello stupore, insegnato da Francesco, afferma papa Francesco, “i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati”.

P. Giuseppe ha poi tenuto l’omelia della Celebrazione Eucaristica, ricordando a tutti la necessità di “riprendere fecondità dall’Eucarestia” e di come “per tornare all’origine, all’evento fondativo della nostra vita è necessario che ci sia lo Spirito Santo che tessa la propria trama”. Il centro della meditazione di p. Giuseppe è stata una riflessione sull’abito di Francesco. Quel giorno in Porziuncola Francesco si ritrova davanti ad un Vangelo che da solo indicazioni di spogliazioni, solo indicazioni di stile e non di contenuto della predicazione. “Lo stile – ha continuato – non prevede solo di cambiare idee, ma una conversione, un cambiamento materiale, di ambiente della vita di cui l’abito era segno. L’abito è il segno di un cambiamento interiore ed esteriore. “L’unico contenuto presente nel Vangelo della missione ascoltato da Francesco in Porziuncola è l’annuncio della pace, ecco allora – ha concluso – l’annuncio del Vangelo non è l’annuncio di una dottrina, di un contenuto ma di uno stile, di una proposta che ricongiunge gli opposti”.

La mattinata si è conclusa per tutti nel Refettorio della Porziuncola con un pranzo fraterno. Questi i frati che hanno festeggiato i loro anniversari e rinnovato il loro impegno di servire il Signore:

75 anni di Professione

p. Igino Gagliardoni

25 anni di Professione

p. Andrea Dall’Amico
p. Luca Paraventi
p. Salvatore Tanca

50 anni di Sacerdozio

p. Pietro Paolo Gasparri
p. Antonio Rougeris
p. Oronzo Saponaro
p. Giovanni Marini
p. Pasquale Dettori
p. Francesco De Lazzari

25 anni di Sacerdozio

p. Marco Banfi
p. Ambrogio Lamperti
p. Giuseppe Rossato
p. Pietro Mechelli
p. Giulio Michelini
p. Massimiliano Michielan
p. Raffaello Tonello  

Riportiamo l'elenco di tutta una serie di pubblicazioni di p. Giuseppe Buffon sul tema dell'ecologia da una prospettiva francescana:

Sulle tracce di una fondazione francescana dell’ecologia, Antonianum 91 (2016), 751-761.

Il rischio della banalizzazione. Sulla autentica recezione della «Laudato sì», in Osservatore Romano, 12 gennaio 2018, p. 5.

Contenuti, metodi e ordinamenti didattici dell’offerta accademica francescana dalla Aeterni Patris alla Laudato si’, in Angelicum 94/3 (2017), 479-494.

Gioco a perdere. Ludopatia e società contemporanea, in Osservatore Romano, 11 marzo 2018, 4.

Lullo maestro di dialogo. Rilettura del pensiero del filosofo catalano, Osservatore romano 30 marzo 2018, 4.

L’ecologia urbana di Egidio da Taranto, in Osservatore Romano, 23 giugno 2018, 4.

Ospite del sultano. A otto secoli dal viaggio di Francesco d’Assisi in Egitto, Osservatore romano, 18 ottobre 2018, 4.

Inedito abbraccio. Civiltà del diritto e civiltà della fratellanza, Osservatore romano, 20 gennaio 1919, 4.

Per smilitarizzare il cuore dell’uomo. L’innocenza del bambino e la spoglia testimonianza di san Francesco d’Assisi, 22 febbraio 2019, 4.



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