Il 13 dicembre nella Sala del Refettorietto del Convento dei Frati Minori di Assisi si è tenuta la conferenza stampa “Francesco, un’esplosione di vita” per la presentazione di due progetti chiave della Fondazione San Francesco di Assisi, costituita il 6 luglio 2023, con l’obiettivo di promuovere pace, giustizia sociale e solidarietà, ispirandosi agli ideali di San Francesco.
I due progetti daranno nuova linfa alla sua missione di riscoprire il valore della solidarietà e custodire la bellezza del patrimonio francescano per le generazioni future: il potenziamento del Centro di Ascolto di Santa Maria degli Angeli e il restauro del Giardino del Cantico delle Creature, un luogo di inestimabile valore spirituale e culturale.
Alla conferenza, moderata dall’inviato speciale RAI Tgr Umbria Antonello Brughini, hanno partecipato fr. Francesco Piloni, Ministro della Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi e Presidente della Fondazione; fr. Saul Tambini, Consigliere della Fondazione; fr. Mauro Botti, Guardiano del Santuario di San Damiano; Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco, ospite d’onore. L'evento ha visto anche la partecipazione di Stefania Proietti, neopresidente della Regione Umbria.
I nostri valori toccano l’uomo d’oggi
«Oggi abbiamo la duplice necessità – sottolinea fr. Francesco Piloni, Ministro Provinciale – di custodire quello che abbiamo (la tradizione e la cultura francescana di questi otto secoli) ma ancora di più - ed per questo che abbiamo fortemente voluto creare un Ente del Terzo Settore - di tutelare le persone, soprattutto i più fragili, i più poveri. I nostri valori carismatici sono “secolari, solari e nobili”, perché custodiscono le pietre, la storia, ma sempre attuali, perché toccano ancora l’uomo d’oggi, con i suoi bisogni e le sue esigenze. Lavoriamo per rendere questa Fondazione il più possibile evidente e presente nelle realtà quotidiane, offrendo l’opportunità, a tutti, attraverso di essa, di partecipare e contribuire a farsi dono nella storia e nel presente».
Centro di Ascolto di Santa Maria degli Angeli: un rifugio per chi è in difficoltà
Il Centro di Ascolto rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le persone che vivono momenti di fragilità. Fr. Saul Tambini, consigliere della Fondazione, sottolinea: «Accogliamo e ascoltiamo attivamente chi si trova in difficoltà, ma è urgente ampliare gli spazi e potenziare i servizi per rispondere meglio ai crescenti bisogni della comunità. Questo progetto ci permetterà di essere ancora più vicini a chi ha bisogno di sostegno».
Il Centro di Ascolto della Caritas di Santa Maria degli Angeli è ubicato alle spalle della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. Il luogo, nato come mensa dei poveri durante il Giubileo del 2000, ora è utilizzato per soccorrere le numerose persone che raggiungono Assisi da ogni dove e per ascoltare e aiutare le numerose famiglie del territorio che si trovano in condizione di indigenza.
«La struttura – continua Fr. Saul Tambini – attualmente gestita dalla Caritas Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, è un luogo aperto alcuni giorni alla settimana principalmente per ascoltare e prendere in carico le varie situazioni di difficoltà del territorio, e non solo. È presente anche un magazzino e una distribuzione di abiti, che la generosità della gente fa pervenire al centro. I servizi sono sostanzialmente quattro: la raccolta e la distribuzione degli indumenti, l’ascolto delle persone sole o malate che hanno bisogno di assistenza, l’aiuto nelle pratiche burocratiche con i vari enti di assistenza sociale e l’ascolto dei bisogni delle persone per calibrare l’aiuto in modo opportuno ed efficace».
Le persone che prestano volontariamente servizio presso il Centro di Ascolto della Caritas di Santa Maria degli Angeli sono circa una ventina. Nel solo anno 2024 le famiglie che sono state aiutate sono un centinaio, con interventi anche economici importanti, che hanno riguardato soprattutto le utenze, gli affitti e la spesa sanitaria. In collaborazione con gli assistenti sociali si cerca di evitare che il servizio offerto sia solo di tipo economico provando a collaborare per un aiuto che vada a migliorare la qualità della vita personale e sociale. Allo stato attuale il centro non riesce adeguatamente a fornire un aiuto del tutto all’altezza delle richieste. Il motivo è dovuto al sostegno economico della realtà, per via del crescente numero di persone bisognose e anche a motivo della necessità di adeguamento della struttura, nata con altra funzione, che impedisce una fruizione ottimale del centro.
Restauro del Giardino del Cantico delle Creature
Il secondo progetto nasce nel contesto dei centenari francescani, considerato che nel 2025 si apre ufficialmente 800 anni della composizione del Cantico delle Creature: preservare il giardino dove San Francesco compose il celebre inno alla creazione significa preservare un luogo simbolo della spiritualità francescana. E significa renderlo accessibile e fruibile per fedeli e pellegrini. Il progetto di restauro, guidato dalla Fondazione, mira a restituire alla comunità un luogo unico per spiritualità e cultura.
Fr. Mauro Botti, Guardiano del Santuario di San Damiano, ha dichiarato: È un gesto di amore verso la memoria di Francesco, ma anche verso il nostro patrimonio culturale, che merita di essere tutelato e valorizzato».
Lungo i secoli, la comunità francescana di San Damiano ha custodito con cura il luogo dove, secondo la tradizione, Francesco compose e consegnò ai suoi frati il Cantico delle Creature.
Luogo cinto da due sistemi vegetali, il bosco a nord e gli orti a sud, entrambi oggetto di profonda riflessione da parte del santo di Assisi, unisce i due aspetti della natura coltivata e incolta, in cui la mano francescana sa fermarsi per lasciare alla fragranza dei fiori spontanei e delle erbe spazio di esprimere il ricordo divino. Lo stesso giardino del Cantico è stato per lungo tempo un orto, con le sue misure e strutture (pergole, piccoli filari, tracce lineari) che si apre sulla valle spoletana in tutta la sua bellezza e il suo rigoglio.
Il giardino, che i paesaggisti dello studio Rebediani Scaccabarozzi Landscapes stanno progettando assieme all'Ufficio tecnico della Provincia Serafica di S. Francesco e che desideriamo aprire a coloro che vogliono immergersi nell'esperienza che Francesco visse qui al termine dell'inverno del 1225, ha la stessa generosità di un orto, lo stesso rapporto a tu per tu con chi lo coltiva, ma in stretto contatto con il bosco e la collina circostante.
La pergola, elemento che si è conservato fino agli ultimi decenni del secolo scorso, è restaurata nel suo ruolo di percorso umbratile lungo la facciata Sud del santuario. Essa raccoglie i visitatori all’ingresso, affinché possano ascoltare il racconto delle Fonti Francescane che narra dei 50 giorni trascorsi da Francesco, ormai cieco e sofferente, e li accompagna verso una passeggiata sotto la fresca e fragrante ombra di rosa, vite e clematidi. Oltre che accompagnare il passo, la pergola guida la visione del giardino e del paesaggio, offrendo ogni volta una finestra su un giardino mutevole ma costante. Ogni riquadro apre un passaggio, offre una pausa e una seduta, una luce diversa. È una struttura che ritma lo sguardo, aiuta a concentrarsi su una parte del tutto, per scoprire nel dettaglio quelle umili invarianti che possono offrire una lettura dell’esperienza francescana. Il progetto enfatizza l’intensità delle trasformazioni stagionali, affinché il giardino non parli soltanto della spensieratezza primaverile di un lillà, ma anche del silenzio di un inverno rigido, come quello che trovò Francesco nel suo ultimo passaggio a San Damiano.
Lungi dall'essere un parco tematico, il nuovo giardino del Cantico desidera offrire, al visitatore che vuole e può ritagliarsi un tempo congruo, uno spazio che favorisca uno sguardo contemplativo sul creato in cui riconoscere ogni cosa come segno e dono dell'Altissimu, onnipotente, bon Signore.
Questa visione trova conferma nelle parole di Davide Rondoni: «Ho dato come motto del Comitato che presiedo ‘Francesco: un’esplosione di vita’. La nascita di organismi al passo con i tempi, come questa Fondazione, è segno che il motto è azzeccato e ci indica la strada. La figura di Francesco deve rimanere lontana dallo spiritualismo, oggi dilagante: l'uomo è carne, sangue, bisogni. Ecco in cosa consiste la concretezza di questa Fondazione, vicina all'uomo. E inoltre dobbiamo evitare un'altra deviazione, che oggi è rappresentata dal "paracristianesimo": la maggior parte dei pensatori parla dei frutti del Cristianesimo senza Cristo. Ma non si può parlare dei valori cristiani, dei valori francescani, senza parlare di Cristo».
Stefania Proietti, neopresidente della Regione Umbria, ha preso la parola per augurare i migliori auspici per questi nuovi progetti: "L'accoglienza - ha detto - è un tema biunivoco. Fa bene a chi è accolto e a chi accoglie. E la Fondazione è una speranza e uno strumento per andare oltre le povertà e i conflitti".
Dal 2025, la Fondazione potrà beneficiare del 5x1000 e accogliere lasciti testamentari, offrendo a tutti l’opportunità di sostenere iniziative che fanno la differenza nella vita delle persone e nella tutela del patrimonio.
Ad arricchire l’evento, il tenore e frate minore Fr. Alessandro Brustenghi ha eseguito due canti francescani in apertura e chiusura dell’incontro, creando un’atmosfera di profonda spiritualità e bellezza.
https://fondazionesanfrancescoassisi.org/
https://www.facebook.com/fratiminoriassisi/?locale=it_IT
Cantico delle Creature Caritas Francesco Piloni San Francesco Saul Tambini
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