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Per vivere insieme l’esperienza dell’Amore di Dio che si attua nell’amore reciproco, nell’ascolto, nella fiducia, nell’accoglienza e nella conoscenza gli uni degli altri, nel pieno rispetto delle rispettive identità. 05 Giu 2024

A Santa Maria degli Angeli il Convegno Interreligioso del Movimento dei Focolari

«Anche oggi la pace attende i suoi artefici» (San Giovanni Paolo II)

Si è tenuto a Santa Maria degli Angeli, il Convegno Interreligioso del Movimento dei Focolari (Opera di Maria) che ha visto la presenza di circa 300 partecipanti provenienti da 37 paesi, tra i quali: Giappone, Nuova Zelanda, India, Medio Oriente, Europa, USA, Argentina. Tanti i rappresentanti delle diverse religioni: Sikh, Buddisti, Induisti, Musulmani, Ebrei e Cristiani…

L’assemblea ha ricevuto un toccante saluto da papa Francesco il quale ha ringraziato tutti “per la perseveranza con cui l’Opera di Maria porta avanti il cammino iniziato da Chiara Lubich con persone di religioni non cristiane che condividono la spiritualità dell’unità. È stato un cammino rivoluzionario, questo, che fa tanto bene alla Chiesa. È un’esperienza animata dallo Spirito Santo, radicata – possiamo dire – nel cuore di Cristo, nella sua sete di amore, di comunione, di fraternità”.

Il papa ha sottolineato come: “Il fondamento su cui poggia questa esperienza è l’Amore di Dio che si attua nell’amore reciproco, nell’ascolto, nella fiducia, nell’accoglienza e nella conoscenza gli uni degli altri, nel pieno rispetto delle rispettive identità. Con il tempo, è cresciuta l’amicizia e la collaborazione nel cercare di rispondere insieme al grido dei poveri, nel prendersi cura del creato, nel lavorare per la pace. Attraverso questo cammino alcuni fratelli e sorelle non cristiani hanno condiviso la spiritualità dell’Opera di Maria o alcuni suoi tratti caratteristici e li vivono in mezzo alla loro gente. Con queste persone si va oltre il dialogo, ci si sente fratelli e sorelle, si condivide il sogno di un mondo più unito, nell’armonia delle diversità […].

Il dialogo interreligioso, al contrario, «è una condizione necessaria per la pace nel mondo, e pertanto è un dovere per i cristiani, come per le altre comunità religiose» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 250). Perciò vi incoraggio ad andare avanti, sempre aperti.

Il custode della Basilica della Porziuncola, fra Massimo Travascio OFM, ha salutato i partecipanti all’assemblea con queste parole:

Carissimi, a nome mio e di tutta la comunità dei frati che vive presso il convento della Porziuncola, vi dico benvenuti! So che siete circa in 300 provenienti da 37 paesi: da Giappone, Nuova Zelanda, India, Medio Oriente, Europa, USA, Argentina…Sikh, Buddisti, Induisti, Musulmani, Ebrei e Cristiani… Assisi ancora una volta, diventa tappa obbligata per coloro che hanno intuito che oggi è più che mai necessario parlare di UNICA FAMIGLIA UMANA.

Una città, infatti, che riconosce i valori dell’accoglienza, del rispetto delle diversità, della pace e esperienze morali e spirituali, valori cardine.  Le Parole e i gesti avvenuti nell’incontro interreligioso di portata storica nel 1986 qui ad Assisi e di cui potete vedere una Lapide commemorativa vicino al portone centrale di Ingresso della Basilica di santa Maria degli Angeli in Porziuncola, furono di una portata storica, poiché l’umanità ricomprese nella gioia l’unità delle sue origini: parole e gesti che sono da riproporre assiduamente perché hanno aperto una strada da percorrere dall’intera famiglia umana. Oggi lo Spirito di Assisi conserva la forza viva del momento in cui è scaturito e ciò deriva anche dalla volontà e dall’impegno di non lasciar spegnere quel fuoco che ha acceso.

 «Anche oggi la pace attende i suoi artefici» come ebbe a dire Giovanni Paolo II nel 1986 proprio a Santa Maria degli Angeli ed è vero oggi. Siamo consapevoli che esiste un'altra dimensione della pace e un altro modo per promuoverla, che non è solo il risultato di negoziati, di compromessi politici o di mercanteggiamenti economici. Questo modo è il risultato della preghiera, che pur nella diversità delle religioni, esprime una relazione con un potere supremo che sorpassa le nostre capacità umane da sole. Lo ha riaffermato anche da poco papa Francesco nell’Enciclica F.T. 271: «Il dialogo tra persone di religioni differenti non si fa solamente per diplomazia, cortesia o tolleranza […], l’obiettivo del dialogo è stabilire amicizia, pace, armonia e condividere valori ed esperienze morali e spirituali in uno spirito di verità e amore».

 Allora sono contento che siate qui cari amici e fratelli … Possa il vostro soggiorno in questa terra benedetta sostenere in tutti voi i desideri e i valori più belli che ognuno di noi porta nel cuore.

 

 

 



Convegno Dialogo Massimo Travascio Movimento dei focolari Papa Francesco Religioni

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