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Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa 12 Mar 2021

Il valore dell'ascesi

Se «i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi», la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore. Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti. Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana. (LS 217)

RIFLESSIONE
È doveroso ricordare il significato ecologico di un altro elemento della tradizione ortodossa. Si tratta della rilevanza attribuita allo spirito ascetico, che l’ortodossia ha coltivato in modo del tutto particolare. L’ascetismo spesso viene inteso erroneamente come un atteggiamento contrario alla materia e al corpo. Ma è vero proprio il contrario: i grandi asceti hanno trattato il corpo come qualcosa di sacro, come “tempio dello Spirito Santo”, secondo l’insegnamento dell’apostolo Paolo. Il loro digiuno non mirava all’umiliazione del corpo, ma alla sua purificazione dalla passione della philautía, cioè l’amore egoistico di sé, che costituisce la fonte di tutte le passioni. Con il digiuno non si combatte contro il corpo, ma contro la philautía. E chi mai potrebbe negare il fatto che la crisi ecologica è indissolubilmente legata allo stile di vita materialistico, al consumismo e alla frenesia dell’accumulo di beni? Senza un ethos ascetico difficilmente l’uomo potrà superare la crisi ecologica.

Bartolomeo I

PREGHIERA
Donaci Padre di comprendere che difendere l’ambiente è difendere l’uomo e amare il creato è amore per il suo creatore, così come dimenticare l’ecologia è dimenticarci di curare quel “giardino” in cui tu ci hai posto, è dimenticare ciò che Tu ci hai chiesto.
Aiutaci a vivere la “conversione ecologica” come uscita da uno “stile di vita materialistico e consumista”, a vivere un digiuno che combatta la nostra philautía.

Photo credits:  v2osk on Unsplash



Bartolomeo I Conversione GPIC Papa Francesco Preghiera Quaresima

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