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San Bonaventura e San Giovanni della Croce ci indicano un'altra tappa della conversione 09 Mar 2021

La contemplazione riconosce Dio nelle altre creature

L’universo si sviluppa in Dio, che lo riempie tutto. Quindi c’è un mistero da contemplare in una foglia, in un sentiero, nella rugiada, nel volto di un povero. L’ideale non è solo passare dall’esteriorità all’interiorità per scoprire l’azione di Dio nell’anima, ma anche arrivare a incontrarlo in tutte le cose, come insegnava san Bonaventura: «La contemplazione è tanto più elevata quanto più l’uomo sente in sé l’effetto della grazia divina o quanto più sa riconoscere Dio nelle altre creature». San Giovanni della Croce insegnava che tutto quanto c’è di buono nelle cose e nelle esperienze del mondo «si trova eminentemente in Dio in maniera infinita o, per dire meglio, Egli è ognuna di queste grandezze che si predicano».

Non è perché le cose limitate del mondo siano realmente divine, ma perché il mistico sperimenta l’intimo legame che c’è tra Dio e tutti gli esseri, e così «sente che Dio è per lui tutte le cose». Se ammira la grandezza di una montagna, non può separare questo da Dio, e percepisce che tale ammirazione interiore che egli vive deve depositarsi nel Signore: «Le montagne hanno delle cime, sono alte, imponenti, belle, graziose, fiorite e odorose. Come quelle montagne è l’Amato per me. Le valli solitarie sono quiete, amene, fresche, ombrose, ricche di dolci acque. Per la varietà dei loro alberi e per il soave canto degli uccelli ricreano e dilettano grandemente il senso e nella loro solitudine e nel loro silenzio offrono refrigerio e riposo: queste valli è il mio Amato per me». (LS 233-234)

RIFLESSIONE
Con quali occhi guardo il creato? Riesco ancora a vederci una possibilità di conoscenza e intimità con Dio? L’utilità e anche la bellezza donatami in tutto ciò che è creato è per me solo un qualcosa da sfruttare?
Mi sento chiamato a preservare, a non sciupare, a non fagocitare la bellezza e la conoscenza che Dio consegna alla mia cura?

PREGHIERA
Donaci Padre un cuore amante!
Donaci la grazia di gustare in tutte e con tutte le creature, la vicinanza a Te, l’intimità con Te.
Donaci la grazia del conoscere e del gustare Te, attraverso la bellezza di ciò che, per amore hai creato e che a noi hai donato di custodire e coltivare… di amare.

Photo credits: Kalen Emsley su Unsplash



Conversione GPIC Papa Francesco Preghiera Quaresima San Giovanni della Croce

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