Alle 16.30 di ieri pomeriggio, sabato 23 giugno, con il canto del Veni Creator Spiritus l’assemblea, giunta numerosa nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, ha invocato la Presenza e la potente azione dello Spirito Santo nella celebrazione in cui sei frati minori della Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi avrebbero ricevuto il Dono dell’Ordinazione presbiterale. Ed insieme ha accolto i sei ordinandi (fra Andrea Dovio, fra Andrea Raponi, fra Emanuele Gelmi, fra Matteo Curina, fra Pietro Luca Roccasalva e fra Stefano Paolo Gennari), il presidente mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Gualdo Tadino-Nocera Umbra, i concelebranti principali (p. Claudio Durighetto, Ministro provinciale, e p. Gianpaolo Masotti, Responsabile della formazione dei candidati ai ministeri ordinati), ed un altro centinaio di concelebranti.
Le letture proposte dalla Chiesa nella solennità della natività di san Giovanni Battista, precursore del Signore Gesù, hanno dato modo al Vescovo di evidenziare innanzitutto come la chiamata del Signore viene da lontano per farsi viva in una “realtà calda”, il grembo materno della comunità che è Popolo e Chiesa di Dio. “Alla Porziuncola – ha sottolineato mons. Sorrentino – questo assume un significato particolare: lei stessa grembo da cui è nato il carisma che dopo Francesco ha generato tanti figli, una grande fraternità che è dono per la Chiesa universale”.
Il Vescovo ha proseguito con la figura del Battista, venuto al mondo prima di Gesù per annunciarlo, indicare la vicinanza del Regno di Dio e poi scomparire perché potesse crescere proprio quel Salvatore a cui aveva preparato la strada. Il presbitero è certamente ricolmo dello Spirito Santo per rendere presente Gesù al Popolo in attesa di salvezza, ma ogni presbitero dovrà sempre ricordare che il Signore è molto più grande di lui. La vita di chi serve dev’essere sempre in direzione e al servizio di chi lo ha incaricato. Sorrentino ha ribadito ai novelli sacerdoti che “siamo Gesù nella misura in cui ci nascondiamo dietro di Lui, per lasciare che sia Lui ad imporsi alle persone a cui siamo inviati”.
Infine, il Vescovo ha esortato gli ordinandi ad essere testimoni del Signore, sempre, ancora sull’esempio del Battista che ha preceduto Gesù anche nel martirio: il Signore quando chiama non vuole mezze misure, ma ci vuole totalmente per sé.
Al termine della celebrazione il Ministro provinciale, p. Claudio Durighetto, ha rivolto alcune parole di saluto e di ringraziamento ai genitori, alle comunità di provenienza e di attuale residenza.
P. Claudio, rivolto ai neo sacerdoti ha affermato che il Dono ricevuto è un prodigio realizzato in loro ma non per loro, quanto piuttosto per la Chiesa e per il mondo che anela alla salvezza. Un dono ricevuto come fratelli di una fraternità, e perciò da vivere in comunione e in dipendenza con essa per non rischiare di “battere l’aria e andare dietro a se stessi”, e nella minorità, che caratterizzò la vocazione di Francesco d’Assisi e che deve connotare anche l’esercizio del servizio ecclesiale di tutti noi frati minori.
Al termine l’augurio di essere sacerdoti pieni di fervore e di zelo, come san Giovanni Battista che fa da patrono nella odierna celebrazione, e di esserlo da fratelli pieni di letizia, sull’esempio del nostro amato san Francesco: “in semplicità e letizia serviamo il Signore tutti i nostri giorni, fino alla fine”.
Andrea Dovio Andrea Raponi Basilica di Santa Maria degli Angeli Claudio Durighetto Domenico Sorrentino Emanuele Gelmi Giovanni Battista Matteo Curina Ordinazione Pietro Luca Roccasalva Sacerdoti Stefano Gennari
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