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Edizione speciale per gli anniversari francescani 21 Giu 2023

Presentata la nuova Credenziale del Pellegrino

È stata presentata pubblicamente ieri presso la sede della Regione Umbria a Perugia la Credenziale del Pellegrino della Via di San Francesco nell’edizione speciale che celebra gli Anniversari Francescani: l’ottavo centenario della Regola francescana e del Natale di Greccio; 1224-2024: l’ottavo centenario dell’impressione delle Stimmate, sul monte della Verna; 1225-2025: l’ottavo centenario della composizione del Cantico delle creature a San Damiano; 1226-2026: l’ottavo centenario della Pasqua di Francesco, il suo passaggio alla vita eterna, avvenuto la sera del 3 ottobre 1226 alla Porziuncola.

La Credenziale rappresenta l’attestazione dell’esperienza di viaggio del pellegrino, che lo distingue da ogni altro viaggiatore. Su di essa, ad ogni tappa, si appongono le date e i timbri dei luoghi di ospitalità. La sua versione in edizione speciale intende rimarcare l’avvicinamento alle importanti ricorrenze francescane che si intersecano con il prossimo Giubileo della Chiesa in programma nel 2025 a Roma. Il documento è approvato dalla Conferenza Episcopale Umbra, dalla Custodia Generale del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, dalla Provincia Serafica di San Francesco O.F.M., dalla Provincia Serafica Immacolata Concezione dei Frati Minori Cappuccini, dalla Provincia Italiana di San Francesco d’Assisi dei Frati Minori Conventuali, dalla Provincia San Francesco Terzo Ordine Regolare di San Francesco.

Insieme alla Credenziale, è stata ufficializzata anche un’edizione straordinaria del Testimonium Peregrinationis Peractae ad Sanctorum Francisci et Clarae Civitatem, l’attestato religioso che comprova l’avvenuto pellegrinaggio sui luoghi di San Francesco in Assisi.

La presentazione è avvenuta nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti, del Vescovo di Gubbio e di Città di Castello, Monsignor Luciano Paolucci Bedini, del Custode del Convento della Porziuncola, padre Massimo Travascio, e del Responsabile della Basilica di San Francesco in Assisi, Fra Rafael Pinheiro Normando.

“L’esperienza del cammino della Via di Francesco costituisce un patrimonio di straordinario valore per la nostra Regione. Un viaggio interiore in cerca della fede autentica che connette il pellegrino alla dimensione naturalistica e culturale millenaria dei luoghi più caratteristici dell’Umbria, rappresentando un’immersione irripetibile nei valori e nelle tradizioni della nostra terra. A noi istituzioni sta il compito di tutelare questa ricchezza che ci rende unici al mondo rafforzando ancora le sinergie tra le realtà locali e valorizzando il portato culturale e turistico della Via di Francesco e dei Cammini Umbri. Stiamo inoltre lavorando all’Atlante dei Cammini, un vero e proprio inventario di informazioni sulle molteplici possibilità a disposizione dei pellegrini.” ha commentato l’Assessore Paola Agabiti.

La Credenziale è il frutto del lavoro congiunto e dello spirito di collaborazione tra la Regione Umbria, tramite il contributo della sua società partecipata Sviluppumbria, e la Diocesi di Gubbio, in virtù del protocollo d’intesa tra i due enti che intende promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e religioso dell’Umbria in ottica di sostegno allo sviluppo del turismo religioso di qualità. Un dialogo costante, forte anche del coinvolgimento delle famiglie francescane locali, e della Conferenza Episcopale Umbra per la cura e promozione della Via di Francesco e dei Cammini dell’Umbria.

“In questa collaborazione a più livelli fra istituzioni diverse che si interessano ai cammini, in maniera particolare alla Via di Francesco – ha detto il Vescovo Luciano Paolucci Bedini, delegato della Ceu per i cammini – c’è il segreto dello sviluppo e della crescita che questi percorsi possono ancora esprimere per tante persone che arrivano dall’Italia e dall’estero. La nuova Credenziale è uno strumento semplice ma importante, perché un cammino diventa la carta d’identità del pellegrino che è lì per un percorso personale che si intreccia con il territorio che attraversa, per storie, luoghi, incontri, paesaggi, pensieri e riflessioni. E soprattutto si intreccia con la santità che quel cammino custodisce e quindi la Credenziale diventa anche la compagna più ‘intima’ del pellegrino, raccogliendo e conservando la memoria di quei passi come un piccolo e sintetico diario”.

“Accoglienza è la grande ricompensa di un pellegrinaggio, in particolare per la maggioranza dei pellegrini che arrivano ad Assisi. Essere accolto è segno di rispetto e di maturità, perché si vede nell’altro un’opportunità di condividere qualcosa, di costruire un rapporto, di crescere nella nostra umanità fragile. E per commemorare l’ottavo centenario francescano, insieme ai pellegrini, noi frati del Sacro Convento insieme alla Statio peregrinorum, vogliamo accogliere ogni pellegrino con un nuovo Testimonium personalizzato che rivela il nostro amore a San Francesco nel viso di ogni donna e ogni uomo che il Poverello di Assisi ci affida” ha detto fra Rafael Pinheiro Normando, OFMConv.

“San Francesco d’Assisi nella Regola Bollata del 1223, di cui quest’anno ricorre l’Ottavo Centenario dall’approvazione, afferma: «E come pellegrini e forestieri in questo mondo, servendo al Signore in povertà ed umiltà» (RB, FF 90). San Francesco parla della vita della fede che è un pellegrinaggio alla luce del Signore Risorto! Come ha ricordato Papa Francesco in occasione dell’Incontro con il coordinamento ecclesiale del 31 ottobre 2022: «Il prossimo Centenario francescano sarà una ricorrenza non rituale, se saprà declinare insieme l’imitazione di Cristo e l’amore per i poveri. E questo sarà possibile anche grazie all’atmosfera che si sprigiona dai diversi “luoghi” francescani, ciascuno dei quali possiede un carattere peculiare, un dono fecondo che contribuisce a rinnovare il volto della Chiesa». Il Santo Padre auspica che tale percorso spirituale e culturale possa coniugarsi con il Giubileo del 2025. Il motto del Giubileo 2025 è Peregrinantes in Spem - “Pellegrini di speranza”. La speranza cristiana è dinamica e illumina il pellegrinaggio della vita, mostrando il volto dei fratelli e delle sorelle, compagni nel cammino. Le vicende di questi anni e dei mesi recenti sembrano obbligare la Chiesa a tenere fisso lo sguardo sulla virtù della speranza, fondamento della vita cristiana insieme alle altre due virtù teologali - la fede e la carità -, che richiama tutti a essere responsabili costruttori di un mondo migliore. In questa felice occasione di presentazione della nuova credenziale del pellegrino, mi piace allora ricordare il ‘senso del pellegrinaggio’ utilizzando anche le parole di un altro Papa San Giovanni Paolo II, un vero “uomo di cammino” che ha affermato: «Il pellegrinaggio riporta alla condizione dell’uomo che ama descrivere la propria esistenza come cammino [...] ed è sempre stato un momento significativo nella vita dei credenti; rivestendo nelle varie epoche espressioni culturali diverse […]: è esercizio di ascesi operosa, di pentimento per le umane debolezze, di costante vigilanza sulla propria fragilità, di preparazione interiore alla riforma del cuore» (Giovanni Paolo II, Incarnationis Mysterium, 1998). L’homo viator è nel mondo un percorritore del tempo verso una compiutezza che appartiene al futuro assoluto di Dio, oggi riconoscibile e raggiungibile proprio nel tracciato della speranza. La legge del pellegrinaggio è “partire per ritornare al cuore, lasciare dietro di sé per ricevere molto di più” facendo esperienza di conversione e condivisione: un’espressione che mi piace tantissimo e credo che descriva bene l’esperienza di Francesco, un viandante mai fermo, come lo ha definito proprio Papa Francesco. Una gioia allora pensare che la Credenziale del Pellegrino della Via di San Francesco, incoraggiato anche dal comitato locale di Assisi, che attraverserà i luoghi più significativi dell’esperienza terrena e spirituale del Poverello possa attestare la possibilità di un’esperienza che si rinnova anche nel pellegrino di oggi e di domani.” ha affermato p. Massimo Travascio. 



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