Il 4 Maggio 2018, per la prima volta nella storia, un grande Giro partirà fuori dai confini del Vecchio Continente. Si tratta della 13ª partenza dall’estero. La Corsa Rosa – in programma fino al 27 Maggio 2018 e organizzata dalla Gazzetta dello Sport e RCS Sport – scatterà con una cronometro individuale da Gerusalemme proponendo tre tappe sul territorio israeliano, nel ricordo di Gino Bartali, il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme.
Il 16 maggio il Giro partirà da Santa Maria degli Angeli per poi dirigersi verso Rivotorto, Capodacqua e Spello. Mèta finale la città di Osimo. Vai sul sito della Gazzetta dello Sport per seguire maggiori informazioni sulla storica partenza da Israele o per conoscere il programma integrale e tutte le tappe del Giro 2018.
Ma la storia parte da lontano e Bartali non è il solo protagonista
Della vicenda straordinaria, ne fa memoria Padre Alviero Niccacci, Professore emerito dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, che un numero sterminato di Frati francescani, studenti e accademici, ha avuto la fortuna e l’onore di conoscere durante la sua lunga permanenza nella Città Santa.
Si pubblica l’introduzione, scritta da padre Niccacci, al libro dal titolo: Assisi Clandestina, di Alexander Ramati.
“Questa pubblicazione fa memoria di un figlio di san Francesco, la cui opera unita a quella di tanti altri generosi, ha contribuito a riscattare i tempi bui della Seconda Guerra Mondiale. Padre Rufino Niccacci, frate minore, in comunione con il Vescovo di Assisi, Mons. Placido Nicolini, clero e religiosi della città, fu membro intraprendente e coraggioso dell’organizzazione clandestina che salvò la vita di un numero considerevole di ebrei perseguitati dalla follia nazista. La sua opera è stata fatta conoscere da un romanzo storico e anche da un film diffuso in varie lingue, ambedue realizzazioni di Alexander Ramati.
Il Dr. Ramati, è un ebreo polacco che, al tempo sella Seconda Guerra Mondiale, si trovava al seguito delle truppe polacche come corrispondente di guerra, quando gli Alleati entrarono ad Assisi nel 1944, egli venne a conoscenza dell’organizzazione cattolica che nella città di San Francesco si era occupata dell’assistenza agli ebrei e si incontrò per la prima volta con Padre Rufino, allora giovane sacerdote e guardiano del convento di San Damiano. Ramati rimase molto colpito dalla vastità e dal successo dell’organizzazione, dalla inventiva e dal coraggio dei protagonisti. Come egli ripeté più volte, l’organizzazione di Assisi è stata tra le più significative delle attività del clero italiano a favore degli ebrei; che riuscirono a salvare, secondo lui l’80% degli ebrei italiani, al contrario di quanto accadde nel resto dell’Europa.
Molti anni dopo i fatti, nel 1972 Ramati riprese contatto con Padre Rufino, venne a trovarlo in Italia e dalla sua viva voce registrò il racconto dell’intera vicenda. Naturalmente Ramati interrogò altri testimoni che furono attivi nell’organizzazione e gli ebrei che vissero la vicenda. Non contento, o per un controllo supplementare, nel 1974, quando Padre Rufino andò in Terra Santa, invitato dallo Stato Ebraico per l’onorificenza di “Giusto fra le Nazioni”, lo ospitò per alcuni giorni nella sua casa vicino a Tel Aviv e ne registrò di nuovo l’intero racconto adducendo il motivo, o la scusa, che aveva perduto le valige con le cassette già registrate. Certo, rielaborò da scrittore il materiale raccolto da varie parti, ma giovandosi talmente della straordinaria di Padre Rufino da scrivere il romanzo (salvo l’epilogo) in prima persona, come fosse Padre Rufino a raccontare.
Il romanzo uscì in varie lingue: originariamente in inglese (edizione americana e edizione britannica), in tedesco ed in ebraico; in italiano nel 1981 presso le Edizioni Porziuncola e, nel 1985, in occasione della presentazione del film, presso l’Editore Dall’Oglio di Milano.
Esaurite e introvabili ormai ambedue le edizioni italiane, si ripropose qui nel volume che presentiamo, il romanzo storico di Alexander Ramati Assisi Clandestina che il film, diretto dallo stesso autore, riproduce fedelmente.
Alla ristampa del romanzo, avrei voluto far seguire la ristampa dei documenti e testimonianze che nel 1989 furono raccolti e pubblicati nel volumetto Colligere fragmenta (raccogliere ogni frammento) sulla vicenda degli ebrei in Assisi (1943-1944), Edizioni Porziuncola (pagine 63).
Ragioni di pratica e omogeneità editoriale, ne hanno sconsigliato l’abbinamento. Per chi lo desideri, sarà sempre possibile accedere comunque a quella documentazione.
Pare tuttavia opportuno e irrinunciabile aggiungere al romanzo storico almeno una tra le testimonianze pervenutemi – finora sconosciute in Italia – proprio per la rilevanza e la qualità eccezionale del contenuto e del testimone che la presenta: il Prof. Philippe Garigue, allora giovanissimo comandante delle Forze Alleate che nel giugno del 1944 liberarono Assisi.
Nel concludere questa presentazione mi sia permesso ringraziare le tante persone che hanno contribuito a raccogliere e presentare il materiale che supporta – qui e altrove – l’ammirevole vicenda si Padre Rufino Niccacci. Due su tutti. Il Dr. Alexander Ramati che ha generosamente concesso la riproduzione del suo racconto e il Ministro Provinciale Padre Giulio Mancini OFM che ne ha permesso la realizzazione.
S. Francesco, Fratello di tutti, benedica e ricompensi.
Gerusalemme, Studium Biblicum Franciscanum
Gennaio 2000
Alviero Niccacci, ofm
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