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La cerimonia è avvenuta nel Convento di San Fortunato, ora affidato alla Custodia di Terra Santa 01 Feb 2025

San Severo: esposte a San Fortunato le reliquie del Santo compatrono di Montefalco

Nella chiesa del Convento di San Fortunato, a Montefalco, il 1° febbraio, giorno della memoria di San Severo, è avvenuta la presentazione delle reliquie del santo compatrono della città montefalchese, e natio di Massa Martana.

Le sue reliquie, finora conservate all’interno del sarcofago del IV secolo presente nella cappella della Chiesa, sono state recuperate e esposte per la prima volta alla venerazione dei fedeli.

Il Convento di San Fortunato

Il Convento di San Fortunato sorge nel cuore della cittadina umbra di Montefalco. La sua fondazione è legata alle figure di Fortunato e Severo: la leggenda racconta che il magister militum Severo, vittima di un’ingiusta accusa, pregò per la sua liberazione davanti alla tomba di san Fortunato, un presbitero recentemente scomparso. A seguito della grazia ricevuta, Severo fece costruire la basilica in onore di Fortunato. In seguito, i cittadini di Montefalco vollero custodire le spoglie mortali di Severo, traslate nella chiesa da lui stesso eretta.

A metà del XV secolo venne edificato qui il convento dei frati Minori dell’Osservanza Francescana. E i Frati Minori fino ai nostri giorni custodiscono questo luogo santo attraverso la presenza di una comunità da sempre radicata sul territorio, presenza importante anche come supporto e aiuto alla pievania locale.

Dal 2009 il Convento di San Fortunato, appartenente alla Provincia Serafica di Assisi, è stato affidato ai frati Minori della Custodia di Terra Santa, che qui accolgono i giovani postulanti durante il loro anno di formazione iniziale in vista di entrare nell’Ordine francescano. Fr. Marco Antonio Maria Uras, guardiano della Comunità, e fr. Antonino Milazzo, Maestro dei Postulanti, si occupano del convento e degli aspiranti frati provenienti da differenti parti del mondo.

Tanti i fedeli presenti alla cerimonia

Alla cerimonia erano presenti il Custode di Terra Santa fr. Francesco Patton, il vicario della Provincia Serafica fr. Danilo Tremolada, il Sindaco di Montefalco Alfredo Gentili, il sindaco di Massa Martana Francesco Federici, insieme ad altre autorità militari e civili e una numerosissima assemblea di fedeli.

Giorgio Leoni, Presidente dell’Accademia di Montefalco che si occupa di ricerca storica, ha voluto ricordare le linee principali della vicenda di Severo, «il cui culto – ha sottolineato – si intreccia indissolubilmente con quello di san Fortunato. La tradizione celebra il suo dies natalis il 1° febbraio, mentre il 23 ottobre si ricorda la traslazione delle sue reliquie».

Il segno fecondo dei santi del passato

Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia ha ricordato l’impegno di fr. Marco nel riportare alla luce le reliquie: «Siamo qui grazie a fr. Marco Antonio che, dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie e dopo un’attenta ricognizione, è riuscito a far recuperare le reliquie che questa sera vengono esposte alla nostra venerazione».

«Ma oltre la parte storica – ha continuato – che valenza può avere, dopo tanti secoli, ritrovarsi a parlare di questi santi, come Severo, o Fortunato, così lontani dal nostro tempo? La loro storia continua ad essere raccontata perché hanno lasciato un segno fecondo: la loro capacità di avvicinarsi a Dio li avvicina agli uomini. Hanno vissuto una vita piena: guardare alla loro storia, oggi, significa ricordarsi di vivere seriamente».

Fr. Marco ha poi consegnato alle autorità presenti le medaglie della Custodia di Terra Santa con le effigi dei martiri di Damasco, recentemente canonizzati da Papa Francesco. Inoltre, parti delle reliquie del Santo sono state donate a Terzo San Severo, frazione di Spoleto e Pievania di san Giovanni, per la chiesa dove il suo corpo era sepolto prima di arrivare a Montefalco, una reliquia alla parrocchia di Massa Martana, città natale di San Severo e infine una reliquia ciascuno ai due monasteri di Montefalco, quello delle Agostiniane di Santa Chiara di Montefalco e delle Clarisse di San Leonardo.

La serata si è conclusa con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Renato Boccardo, a cui è seguito un fraterno convito nel refettorio della comunità.



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