Gerusalemme sta assistendo in questi giorni alla celebrazione ebraica della Festa dei Tabernacoli, in ebraico Sukkot, che dura sette giorni. Questa festa commemora la permanenza degli ebrei nelle capanne o tabernacoli nel deserto del Sinai, per quarant’anni, dopo il loro esodo dall’Egitto sotto la guida del profeta Mosè. Si legge nel Levitico: “E il Signore parlo a Mosè, dicendo: Parla ai figli d’Israele, dicendo: Il quindicesimo giorno di questo settimo mese è la festa dei Tabernacoli, sette giorni.” (Levitico 23,33-34). Gli ebrei religiosi acquistano le “quattro varietà” di fronde: un rametto di palma, piccoli rami di salice e di mirto e un cedro da utilizzare nei riti e nelle preghiere di ringraziamento, durante i sette giorni della festa.
“Quale libro leggono gli ebrei nella Festa dei Tabernacoli che è perfetto per questa festa? – chiede p. David Neuhaus, professore di Scienze Religiose – È un viaggio universale! Dai libri della Sapienza, Qoelet, vanità delle vanità... Dobbiamo essere consapevoli che questa vita è un tempo che stiamo attraversando. È come una tenda. Non è qualcosa di solido. Questa festa è legata a questa spiritualità.”
Le capanne sono sistemate sui balconi aperti, sui tetti o vicino alla casa, le loro pareti sono generalmente di legno e ricoperte di fronde di palma, all’interno sono decorate con splendidi ornamenti e la famiglia vi consuma all’interno i pasti durante tutta la settimana della festa, e alcuni di loro anche vi pernottano. La Festa dei Tabernacoli è una delle feste che gli ebrei celebravano fino all’anno 70 d.C. con un pellegrinaggio collettivo al Tempio di Gerusalemme, era considerata una grande festa perché tutto il popolo poteva recarsi in pellegrinaggio al Tempio dopo aver terminato il raccolto, e in questo c’era una dimensione ultraterrena.
“Nel Libro di Zaccaria – prosegue p. David – al capitolo quattordicesimo, per noi e per gli ebrei, la Festa dei Tabernacoli diventa una festa escatologica, perché negli ultimi tempi, con la celebrazione della festa, non solo il popolo ebraico verrà a Gerusalemme, ma tutti popoli e le nazioni, per adorare Dio, il Creatore del mondo, il vero Dio.”
Ma dov’è la festa cristiana dei Tabernacoli, dal momento che il calendario cristiano deriva dalle feste bibliche, ad esempio la Pasqua ebraica alla Pasqua cristiana, ma con significati diversi? “Il 6 Agosto abbiamo una grande festa, è la festa della Trasfigurazione, e ricordo la scena della Trasfigurazione perché ci sono dei rimandi. Ricordate che gli ebrei vissero quarant’anni nel deserto, ora contate quaranta giorni dal 6 Agosto al 14 Settembre quando abbiamo una grande festa, la festa dell’Esaltazione della Croce! Questo è la nostra tenda! Dobbiamo essere all’ombra della croce, siamo arrivati alla festa!!”
Il primo giorno della Festa ebraica dei Tabernacoli è una festa ufficiale, mentre gli altri sette giorni della Festa sono considerati giorni meno speciali in termini di preghiera. Quanto alla festa che conclude la festa del mese ebraico di Tishri, è la festa della rivelazione della Torah, Simkat Torah, la gioia della Torah e cadrà la prossima settimana nell’ultimo giorno di Sukkot.
Fonte: Christian Media Center
Ebrei Festa Gerusalemme Terra Santa
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