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Seconda giornata del Triduo Pasquale: Via Crucis, Passio Domini e Processione del Cristo morto 30 Mar 2024

Con ingiusta condanna fu tolto di mezzo

Nell'anno centenario delle Stimmate impresse a San Francesco sul monte de La Verna è stato ancora più significativo immergerci nell Venerdì santo. E numerosi e intensi sono stati quest'anno gli appuntamenti. In prima mattinata l'Ufficio delle Letture e le Lodi in cui Fr. Giandomenico Tinelli ci ha descritto la grazia del secondo giorno del Triduo. Tra le altre ha citato una mirabile parola ricevuta da Santa Angela da Foligno da parte di Cristo: "Non ti ho amata per scherzo!" Oltre a ciò ci ha ricordato, opportunamente, che, "Stando sotto la croce è annullata ogni solitudine". Nel  pomeriggio poi l'ultima Via crucis della Quaresima 2024. Svoltasi come le altre nell'ameno scenario del Chiostro monumentale e che ha visto la partecipazione operosa e orante di una squadriglia di giovanissimi scout (numerosissimi in questi giorni ad Assisi), si è ripercorcorso il cammino devozionale che accompagna Gesù al sepolcro.

<>Alle ore 17 in una basilica nuovamente affollata da moltissimi pellegrini si è tenuta la Celebrazione della Passio Domini. Presieduta come vuole la consuetudine dal Custode della Porziuncola, Fr. Massimo Travascio, si è snodata nei suoi quattro momenti: Liturgia della Parola, Preghiera universale, Adorazione della Croce e, al termine, la Comunione eucaristica. Toccante all'inizio della celebrazione la prostrazione a terra del presbitero e, subito dopo, la proclamazione in canto della Passione nella versione dell'Evangelista Giovenni, offertaci con sobria solennita da tre frati cantori (Matteo, Rosario e Daniele). Nella brevissima omelia (è possibile vederla nel riquadro accluso) il Custode ha usato un fascio di efficaci e parlanti immagini per definire la Croce: "Albero della vita; Risposta ad ogni nostro desiderio di amore; Calamita che attrae a sè il dolore del mondo; Punto di congiunzione tra l'uomo smarrito e Dio Padre".

 

Si è tenuta quindi l'Adorazione della croce, momento in cui ha visto dapprima l'intera comunità di frati compiere un gesto di adorazione appunto e poi, terminata l'azione liturgica, ha permesso di sfilare silenziosamente per un'intera ora, tutto il popolo presente; anche solo nel vedere tale spettacolo è un anticipo di vita eterna. Una parola ancora del Padre Custode con cui ha terminato l'omelia: "Chiediamo oggi, fratelli e sorelle, il dono di una lacrima; il dono di una lacrima che bagni il cuore indurito di tutti noi a favore di tutti coloro che oggni nel mondo piangono".

Al termine della giornata, come in molte altre località dell'Umbria, anche alla Porziuncola si è svolta la tradizionale Processione del Cristo morto. Trattasi di una splendida statua lignea rappresentante al vero, l'uomo della croce ormai morto; questi è avvolto da un leggero e pudicissimo velo nero e portato per le strade di S. Maria degli Angeli dali Parroci, dalle Confraternite e da un popolo numerosissimo, come segno di devozione e professione di fede.

Ora siamo entrati nel Sabato santo e c'è grande silenzio sulla terra; grande silenzio e solitudine perchè il Re dorme.  



Custode della Porziuncola Giandomenico Tinelli Massimo Travascio Porziuncola Processione Triduo pasquale Venerdì Santo Via Crucis

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