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Santa Chiara di Assisi e le sue sorelle anche oggi “specchi di luce” per il mondo 25 Giu 2024

A San Damiano la “Festa del Voto”

Nella serata di domenica 23 giugno si sono conclusi i tre giorni di festeggiamenti per la Festa del Voto. Come ogni anno, infatti, anche in questo 2024 la città di Assisi si è stretta attorno a Santa Chiara e ai luoghi a lei collegati in memoria della liberazione dall’esercito saraceno per l’intercessione orante della santa concittadina.

Si legge infatti al num. 3203 delle Fonti Francescane, e precisamente tra i prodigi riportati dalla Legenda di Santa Chiara, subito dopo il racconto della preghiera di intercessione della santa, grazie alla quale l’esercito saraceno si diede improvvisamente alla fuga, un altro racconto che oltre a confermare la fede dell’assisana e la potenza della preghiera, alla quale nuovamente ricorse, attesta l’amore che Chiara portava nel cuore per la propria città e per i suoi concittadini.

Infatti a Chiara non bastò ottenere la liberazione del proprio monastero e la sicurezza delle sue suore, ma chiese ed ottenne anche la liberazione di Assisi: “In altro tempo Vitale d’Aversa, uomo assetato di gloria e coraggioso in battaglia, guidò l’esercito, di cui era capitano, contro Assisi. (…) Quando lo venne a sapere Chiara, serva di Cristo, fu scossa da profondo dolore e, chiamate a sé le sorelle, disse: ‘Da questa città riceviamo ogni giorno molti beni, carissime figlie: sarebbe grande empietà non portarle soccorso, come possiamo, ora che è il momento opportuno’. Comanda di portare della cenere, comanda alle sorelle di scoprirsi il capo. E lei per prima, scopertosi il proprio, lo cosparge di molta cenere; poi depone la cenere sulla testa delle altre. ‘Andate dal Signore nostro – dice – e domandategli con tutto il cuore la liberazione della città’. (…) Dio misericordioso, il mattino seguente, dà con la tentazione, anche la via d’uscita: in modo che, tutto disperso l’esercito, anche quell’uomo superbo è costretto ad andarsene, contrariamente ai suoi disegni, e a smettere di tornare oltre quella terra”.

La festa ha avuto inizio il giorno 21 giugno con la conferenza dal titolo “Cronaca del Voto di Santa Chiara 1922-1924” in cui è stata presentata la ricerca storico-archivistica condotta da Maurizio Terzetti sugli archivi comunali e i fondi di Arnaldo e Gemma Fortini riguardo la reintroduzione della festa, voluta dal Podestà di Assisi, dopo gli anni di sospensione seguiti all’Unità d’Italia.

Il giorno 22 di giugno, poi, il suono delle Chiarine di Assisi, alle 5.45 del mattino, e, alle 6.00, il suono a festa della campana delle Laudi e delle altre campane della città hanno svegliato la città per ricordare la liberazione di Assisi dall’assalto dei Saraceni.

In continuità con l’opera di Fortini, che fin dalla prima edizione moderna della festa, nel 1924, ha voluto collegare alle celebrazioni del Voto l’inaugurazione di un restauro a beneficio della cittadinanza, il Sindaco, Stefania Proietti, ha presentato il restauro della “Madonna del Popolo”.

Alle ore 17.30, sempre al Palazzo dei Priori - Sala della Conciliazione, il sindaco ha premiato le migliori infiorate e i balconi fioriti della città, che rendono più bella e accogliente la città de Poverello ogni anno.

Alle ore 20.30 da piazza S. Rufino è partito il corteo religioso che si è unito, sulla piazza del Comune, a quello civile. Prima avviarsi verso la basilica di Santa Chiara, la Presidente del Consiglio comunale, Donatella Casciarri, ha dato lettura dell’ordinanza del consiglio comunale con cui il 26 maggio 1644 venne istituita la “Festa del Voto” e vi è stato un saluto del Sindaco, Stefania Proietti, che ha ricordato come in questo tempo in preparazione ai centenari francescani sia importante, per gli assisani e per tutti coloro che si fanno pellegrini ad Assisi, andare sempre più in profondità nella conoscenza di Chiara, la cui figura è ancora poco conosciuta.

Dopo un sentito e partecipato momento di preghiera nella basilica di Santa Chiara, ove le sorelle clarisse hanno desiderato ricordare la continua intercessione della loro comunità per la città che le ospita e le ama, il corteo è finalmente giunto a San Damiano. Lì, prima il Sindaco ha donato al guardiano del convento i ceri che illumineranno tutto l’anno il luogo dove Chiara ha vissuto i suoi ultimi istanti di vita, poi è stato esposto il Santissimo Sacramento per la preghiera silenziosa dei tantissimi fedeli presenti. Dopo un’esortazione del Vescovo S.E. Domenico Sorrentino, la benedizione eucaristica, accompagnata dal suono della campanella usata da santa Chiara per chiamare alla preghiera le sorelle, e un saluto del Ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria- Sardegna fr. Francesco Piloni, i fedeli sono rientrati consolati e rincuorati alle loro case.  Il giorno 23 giugno le celebrazioni sono proseguite nel suggestivo e raccolto santuario di San Damiano. Alle ore 17.00, nel silenzio e nella pace dell’antico chiostro del santuario è stata inaugurata la mostra fotografica “Chiara di Assisi, specchio fuori dal tempo” di Suor Isaura Marcos, clarissa del monastero di Pedralbes (Barcellona). L’opera di suor Isaura è una interessante ricerca della luce a partire dai riflessi che si possono realizzare utilizzando oggetti di uso quotidiano (vetri, cristalli, materiale plastico, cucchiai, ceramiche, oggetti in alluminio) capaci, attraverso lo sguardo contemplativo di suor Isaura e il suo obiettivo fotografico, di trasformare l’hortus conclusus del monastero in cui ella vive in clausura, in infiniti e sempre diversi paesaggi. La mostra, che si dipana lungo tutti gli ambienti in cui santa Chiara ha vissuto e che rimarrà visitabile fino al 18 agosto, è composta da circa 50 fotografie abbinate a passaggi degli scritti della santa e del processo di canonizzazione avvenuto nel chiostro di San Damiano nel novembre 1253, pochi mesi dopo la sua morte.

In occasione dell’inaugurazione, è stata presentata la traduzione italiana del volume “Chiara di Assisi, specchio fuori dal tempo” (Ediciones invisibles, 2024), che si potrà acquistare presso la Galleria del cantico in San Damiano. Il libro racchiude quattro diverse prospettive che aprono nuovi approcci alla conoscenza di Santa Chiara e del suo messaggio, ancora oggi attualissimo. La parte principale del libro si basa sullo sguardo attento di una clarissa contemporanea. La spiritualità vivida di suor Isaura Marcos esprime in fotografie ciò che le compagne descrivono della fondatrice nel processo di canonizzazione: il celeste è unito al terreno, l’eterno al transitorio, il divino con l’umano. Santa Chiara incoraggia le sue sorelle ad essere “specchi di luce”. Le immagini artistiche riflettono molto di ciò che è pieno di luce nella vita attuale di una suora contemplativa. Il secondo accesso allo spirito di Chiara è fornito da una amica del monastero di Pedralbes: la spiritualità di una fondatrice si esprime infatti anche nella storia dell’impatto del suo Ordine religioso.

Nel suo articolo, Rosa Rodríguez Branchat riflette su cosa la impressiona di Chiara e delle Clarisse nella capitale della Catalogna. Insieme alla sorella fotografa e alla esperta di storia culturale, David Jou invita come poeta a incontrare Chiara nei suoi scritti. Egli si lascia toccare dal potente linguaggio della santa e dispiega versi dei suoi scritti nei suoi poemi. In questa modalità poetica, le perle della spiritualità clariana parlano a noi oggi e ci invitano a dialogare con la sorella “clarita”. Questi tre approcci a Chiara e alle sue sorelle sono incorniciati da un’introduzione biografica e cronologica della vita della santa ad opera del cappuccino svizzero fr. Niklaus Kuster, che commenta gli scritti che hanno ispirato sor Isaura nel compore la sua opera.

Infine, come la festa si era aperta con un concerto all’alba il 21 giugno alle ore 6.00 sul sagrato della Basilica di San Francesco, così si è chiusa il 23 giugno alle ore 20.00 con un concerto al tramonto a San Damiano, che si è svolto nella Sala del Cantico a causa del maltempo. Con il patrocinio del Comune di Assisi, della FIA, Fondazione Internazionale Assisi, della Pro Loco di Santa Maria degli Angeli e della Fondazione Sorella Natura, l’evento ha permesso alle tante persone accorse di beneficiare gratuitamente di un’ora e mezza circa di grande musica eseguita dall’Ensemble dell’Orchestra Suonosfera. Brani di Telemann, Vivaldi, Bach e Piazzolla hanno concluso degnamente la Festa del Voto 2024, accompagnando con dolcezza e armonia il sole che, da dietro le nuvole cariche di pioggia, è lentamente sparito all’orizzonte lasciando in tutti coloro che hanno vissuto questi tre giorni intensi e vividi la sensazione che una luce si era accesa nel fondo dell’anima; una luce che nessuna oscurità poteva ormai più avvolgere.



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