Il 21 dicembre 2023 con l’apertura della Porta Santa ha avuto inizio l’anno giubilare nella parrocchia di Sant’Antonio a Terni. L’occasione è data dal Centenario dalla posa della prima pietra della chiesa, oggi santuario dei Protomartiri Francescani. La liturgia, presieduta dal vescovo Francesco A. Soddu alla presenza del Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria Fr. Francesco Piloni, del Parroco Fr. Gianpaolo Fabaro e della comunità dei frati di Sant’Antonio a Terni e dei sacerdoti della vicaria, è cominciata sul sagrato della chiesa con l’annuncio del Giubileo straordinario di questa chiesa che dischiude per l’intero popolo di Dio la porta della misericordia di Dio.
E’ seguita la lettura del Vangelo e del decreto della Penitenzeria Apostolica che concede l’indulgenza plenaria, che si può ottenere alla consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) ai fedeli che, sinceramente pentiti e motivati da carità, dal 21 dicembre 2023 al 21 dicembre 2024 visiteranno in forma di pellegrinaggio la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Padova o santuario dei Santi Protomartiri Francescani. Il vescovo ha aperto la Porta Santa e, per primo, l’ha attraversa per primo con il libro dei Vangeli.
Altro appuntamento ugualmente significativo è stata la firma del gemellaggio siglato martedì 16 gennaio scorso presso la chiesa di Sant’Antonio in Terni tra il “Cammino dei Protomartiri francescani” e il “Cammino di sant’Antonio” già attivi e percorsi da alcuni anni.
Camminare è un aspetto fondamentale dell’uomo: un bambino compie un passaggio decisivo quando comincia a camminare e un altro di tali passaggi è quando la persona non riesce più a camminare! Eppure, se il cammino non ha una meta, è un vagabondaggio. Ma quando c’è una meta, un obiettivo allora tutto cambia: il camminare diventa pellegrinaggio e il vagabondo, pellegrino. E proprio passando in treno accanto al Santuario dei Protomartiri francescani di Terni (come già fece Giovanni XXIII il 4 ottobre 1962 diretto a Loreto e Assisi), sia Giovanni Paolo II nel 2002 sia Benedetto XVI il 27 ottobre 2011 hanno ricordato l’importanza di essere “pellegrini della verità, pellegrini della pace”.
Così hanno testimoniato i primi frati Minori uccisi in Marocco quando san Francesco era ancora vivo, così ha vissuto sant’Antonio di Padova. La vicenda dei cinque frati Minori uccisi in Marocco nel 1220 si inserisce nei primi tentativi di san Francesco e della fraternità minoritica di annunciare il Vangelo nelle terre dei non cristiani che anche a causa dell’impreparazione (in quell’occasione linguistica) si rivelarono fallimentari. Eppure, dalla forza di tale umile testimonianza ebbe origine la vocazione francescana del canonico agostiniano Fernando da Lisbona che affascinato dall’entusiasmo e radicalità di questi martiri divenne frate assumendo il nome di Antonio con il quale ancora oggi è venerato a Padova e in tutto il mondo.
La speranza testimoniata dai Protomartiri francescani e annunciata da sant’Antonio (e ripresa nel motto scelto per il giubileo del 2025 “Pellegrini di speranza”), è quanto contengono anche i vari cammini si desidera trasmettere ai pellegrini, che in occasione del prossimo giubileo si incammineranno verso Roma.
Francesco Antonio Soddu Gianpaolo Fabaro Parrocchia Protomartiri francescani Sant'Antonio Terni
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