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I 37 diaconi di Perugia in ritiro con p. Giulio Michelini 28 Ago 2017

Il diaconato permanente al centro dell’attenzione del cardinal Bassetti

Nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve la vocazione al diaconato permanente ripristinato dal Concilio Vaticano II è molto viva, conoscendo anche in Umbria un forte impulso a vantaggio dell’opera missionaria e della nuova evangelizzazione. Attualmente i diaconi permanenti in Italia sono circa 4.400 di cui 140 in “servizio” in Umbria. A Perugia-Città della Pieve sono 37 e più di una dozzina sono gli aspiranti in fase di formazione. Questi, nell’ammissione all’ordinazione diaconale, sono chiamati ad esprimere l’assoluta libertà di scelta e la volontà di dedicarsi in modo definitivo al ministero del diaconato. I canditati coniugati devono avere anche il consenso delle mogli, in quanto il sacramento dell’Ordine sacro del diaconato si innesta nel sacramento del matrimonio. Pertanto la moglie è chiamata ad essere in comunione con il marito, oltre che nella vita coniugale e familiare anche nella comunione del ministero diaconale. Mentre i candidati non sposati devono assumere pubblicamente l’obbligo del celibato, mediante il rito prescritto.

Particolare attenzione al diaconato, il primo dei tre gradi del sacramento dell’Ordine sacro, insieme al presbiterato e all’episcopato, è posta dal cardinale Gualtiero Bassetti anche in segno di continuità con il suo predecessore, l’arcivescovo Giuseppe Chiaretti, sotto il cui episcopato (1996-2009) il ruolo di “servizio” del diacono permanente si è accresciuto non poco nella vita liturgica e pastorale e nelle opere caritative della Chiesa diocesana. Sulla preparazione dei diaconi e aspiranti punta molto il porporato perugino, che ha dotato la sua Archidiocesi del Direttorio sulla formazione e il ministero dei diaconi permanenti pubblicato e poi distribuito agli interessati il Giovedì Santo del 2014.

 

La cura e l’attenzione della Chiesa per il ministero diaconale.

Il cardinale Bassetti, alcune settimane prima della sua nomina a presidente della Cei, nell’incontrare i diaconi, ha manifestato la sua volontà di continuare a seguirli nel loro cammino. «Volontà che prosegue e a testimoniarlo – affermano i diaconi di Perugia – è la presenza del cardinale al nostro imminente ritiro annuale di esercizi spirituali, insieme al vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti e ai nostri formatori. Questa presenza testimonia la cura e l’attenzione della nostra Chiesa per il nostro ministero diaconale».

Gli esercizi spirituali ai diaconi e agli aspiranti si sono tenuti, presso il Convento di Monteluco di Spoleto (24-27 agosto), dal francescano padre Giulio Michelini Ofm, preside dell’Istituto Teologico di Assisi (ITA) e noto biblista. Padre Michelini ha predicato nel marzo scorso gli esercizi spirituali a papa Francesco e alla Curia Romana e fa parte dell’equipe di formazione dei diaconi permanenti diocesani insieme a mons. Pietro Ortica, mons. Alberto Veschini, mons. Giuseppe Piccioni, don Francesco Verzini e due coppie diaconali.

 

Diaconi educati all’accoglienza e al servizio degli ultimi e dei malati.

Padre Michelini ha anche tenuto la relazione d’apertura al recente Convegno nazionale dei diaconi d’Italia (Cefalù, 2-5 agosto) dal titolo: “Diaconi educati all’accoglienza e al servizio degli ultimi e dei malati”. A quest’evento hanno partecipato anche alcuni diaconi di Perugia insieme al loro delegato vescovile per il Diaconato, mons. Pietro Ortica, e di altre Diocesi umbre.

A ricordare l’esperienza di Cefalù è il diacono Giovanni Lolli, che l’ha vissuta insieme alla moglie Antonietta, nel far proprie le parole del presidente della Comunità dei diaconi d’Italia Enzo Petrolino: «E’ stato un convegno molto importante, perché nella quattro-giorni di Cefalù c’è stato un salto di qualità sia nelle relazioni che nella partecipazione, ma soprattutto perché segna l’inizio di una collaborazione tra la Comunità dei diaconi d’Italia e l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute. L’accoglienza e il servizio agli ultimi e ai malati rappresentano due realtà e due frontiere verso le quali i diaconi sono impegnati oggi ad uscire, in un contesto sociale multietnico, multireligioso e multiculturale sempre più complesso».

I diaconi permanenti dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono impegnati sia nel servizio alle parrocchie sia negli uffici diocesani con incarichi di responsabilità: Caritas diocesana, Empori della solidarietà, Case di accoglienza per persone in difficoltà, Strutture per migranti e richiedenti asilo, Sovvenire, Edilizia di culto, Servizio per l’Insegnamento della religione cattolica (Irc), Ufficio per i problemi sociali e del lavoro.



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