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di Monica Cardarelli 14 Set 2017

In cammino nella casa comune

Il XII Forum dell’informazione cattolica per la custodia del creato, “Viaggiatori e pellegrini sulla terra”, organizzato dall’associazione culturale Greenaccord onlus svoltosi dal 1 al 3 settembre a Gubbio, ha aperto le iniziative del “Tempo del creato” e passa la mano al Cortile di Francesco, “In cammino”, in programma dal 14 al 17 settembre ad Assisi.

Turismo sostenibile, viandante, pellegrino, giornalismo di prossimità che si sporca le scarpe per stare vicino a chi non ha voce o a chi vive situazioni di emergenza e di difficoltà.

Questo ed altro è stato lo spunto di riflessione degli interventi del XII Forum dell’informazione cattolica per la custodia del creato, “Viaggiatori e pellegrini sulla terra” organizzato dall’associazione culturale Greenaccord onlus, che si è svolto a Gubbio dal 1 al 3 settembre.

“Caminante, no hay camino, se hace camino al andar” recita un celebre verso del poeta spagnolo Antonio Machado. Niente di più vero perché chi si affida al proprio passo nel cammino della vita si rende conto che progetti o pianificazioni sono sì necessari per fare il primo passo ed iniziare, ma allo stesso tempo il pellegrino così come il giornalista deve essere in grado di modificare il proprio progetto durante il percorso, tenendo presente persone, eventi e situazioni che in qualche modo lo determinano.

Questa prospettiva è importante sia nel cammino fisico che nella vita perché permette di tenere conto non solo di quanto preventivato sulla carta, nelle riunioni di redazioni, ma anche delle esigenze e necessità di tutti coloro che sono i soggetti e non l’oggetto del narrare.

Una visione questa ripresa anche dal messaggio per la Giornata mondiale per la custodia del creato di quest’anno, dal titolo “Viaggiatori sulla terra di Dio”. Una prossimità dunque testimoniata al Forum da Isabella Di Chio ad esempio, che ha seguito da vicinoil terremoto di Amatrice, restando “sul campo” accanto alla gente, creando così relazioni, non solo storie da raccontare.

Situazioni difficili in cui, nonostante tutto, è possibile e doveroso scorgere un barlume di speranza: riuscire a cogliere in una situazione di emergenza, una opportunità. Questo è il compito a cui è chiamato il giornalista che vuole andare oltre la notizia.

Pellegrini e non turisti, viandanti e non viaggiatori: si è parlato anche in particolare di cammini con Paolo Caucci von Saucken, rettore della Confraternita di S. Jacopo di Compostela, con Paolo Piacentini, presidente di Federtreck, con Mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia e appassionato pellegrino sulla via di Francesco, con Mons. Ambrogio Spreafico, biblista, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino.

Uscire da se per andare incontro all’altro, all’Altro e al creato. La narrazione del cammino, degli incontri, delle storie che si incrociano per brevi momenti, è sempre un elemento focale di condivisione e di unità. Una fratellanza che genera rispetto non diffidenza, che accoglie le differenze come un dono, che permette di proseguire il cammino accanto al diverso, in silenzio, passo dopo passo, perché le parole a volte dividono.

In questo cammino la cura del creato è un tratto fondamentale, come richiamato da tutti i relatori. Custodia e non sfruttamento, accoglienza e non rifiuto di tutti i beni e della casa comune che deve essere tramandata alle generazioni future.

Interessante a questo proposito il fatto che il messaggio del pontefice in occasione della Giornata mondiale di preghiera per il creato quest’anno sia stato firmato congiuntamente con il Patriarca Ecumenico Bartolomeo, segno che rafforza ulteriormente la necessità di dialogo e di cammino comune in un ambito di importanza fondamentale per tutto il pianeta.

“Noi rivolgiamo, a quanti occupano una posizione di rilievo in ambito sociale, economico, politico eculturale, un urgente appello a prestare responsabilmente ascolto al grido della terra e adattendere ai bisogni di chi è marginalizzato, ma soprattutto a rispondere alla supplica di tanti e asostenere il consenso globale perché venga risanato il creato ferito. Siamo convinti che non cipossa essere soluzione genuina e duratura alla sfida della crisi ecologica e dei cambiamenticlimatici senza una risposta concertata e collettiva, senza una responsabilità condivisa e in gradodi render conto di quanto operato, senza dare priorità alla solidarietà e al servizio.” Così concludono il Messaggio papa Francesco e Bartolomeo. Il tempo è poco, l’urgenza è evidente, non si può più rimandare.

Per ampliare la riflessione sull’ambiente ma anche la concretizzazione di nuovistili di vita, è stato istituito il “Tempo del creato” che va dal 1 settembre al 4 ottobre, festa di San Francesco. Anche per questo il Comune di Assisi, la Cei, la Diocesi di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, la Diocesi di Gubbio, con il patrocinio della Regione Umbria e la collaborazione della Scuola di economia civile hanno organizzato il 31 agosto, presso la Sala Stampa del Sacro Convento, un primo convegno dal titolo, “Sulle spalle dei giganti”, per riflettere sull’economia, sulle piccole e grandi scelte ed iniziative volte a favorire e sostenere la nostra casa comune.

Numerose le iniziative in questo periodo, non solo italiane. La Conferenza delle Commissioni Giustizia e Pace Europee ha proposto infatti un’azione simbolica dal titolo “Comunione per rispondere al grido dei poveri e delle terra”, che si terrà alla Comunità di Taizé in Francia il 24 settembre, a cui parteciperà la nuova Equipe giovani dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della CEI/Commissione Giustizia e Pace, come membro italiano della Conferenza, in rappresentanza di tutte le diocesi italiane.

Anche al Cortile di Francesco si parlerà di cammino e di creato, dal 14 al 17 settembre al Sacro Convento di Assisi; interverranno, fra gli altri, Massimo Cacciari, Romano Prodi, Gabriele Lavia, Christo, Corrado Formigli, Andrea Riccardi, Umberto Galimberti e i ministri Graziano Delrio, Valeria Fedeli e Marco Minniti.

“Popoli, fedi, culture, esperienze e competenze riunite insieme ad Assisi per camminare – non semplicemente pensare – e generare nuove prospettive, che promuovano sensibilità e approcci capaci di guardare la realtà con distensione, serenità e fiducia.” Questo l’auspicio e il saluto ai partecipanti al Cortile di Francesco di padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento. Quattro giorni di incontri, conferenze e workshop per riflettere e dialogare sul tema del cammino.



Cortile di Francesco Creato Ecologia Mauro Gambetti Monica Cardarelli Pellegrinaggio

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