Anche quel giorno avevo sbirciato nella casella “corsi e ritiri” di un’applicazione francescana scaricata qualche tempo prima. Da tempo mi sentivo attratta dall’idea di poter fare qualcosa in totale autonomia, mai mi sarei aspettata di poter passare una settimana fuori dal mondo; una settimana tutta con Dio.
Non avevo mai fatto un’esperienza simile, ma mi eccitava l’idea di mettermi in cammino alla ricerca di qualcuno che aveva un nome, che sentivo forte dentro me. Gesù.
Il mio viaggio verso il pacifico monastero di Sant’Agnese a Perugia è stato, e non lo nego, un po’ disturbato da alcuni pensieri negativi nati negli ultimi giorni prima dell’arrivo: “Chi troverò a condividere con me questa esperienza? Cosa faremo?” senza negare oltretutto la preoccupazione di dover avere a che fare con delle sorelle che erano fisicamente troppo distanti da noi, perché suore di clausura. Quanto mi sbagliavo!
Non appena arrivata è stata per me una grande consolazione trovare suor Agnese a darmi il benvenuto e a tranquillizzarmi sull’inizio di quella esperienza. Le ragazze (splendide) che avrebbero condiviso con me il percorso erano già arrivate, e premurosamente mi mostrarono alcuni luoghi comuni di incontro e la mia camera. Subito dopo si è tenuto l’incontro per presentarci gli appuntamenti previsti nella settimana. Io non so cosa sia successo, ma certo è che ho sentito Gesù con me più che in qualsiasi altro posto in cui io sia mai stata.
Le giornate sono trascorse ad una velocità assurda seppur scandite in maniera apparentemente ripetitiva: meditazione sulla parola del giorno, lodi, messa, ora terza, lavoro, ora sesta, meditazione personale (a mio avviso molto utili e ricchi), ora nona, incontri su diversi argomenti, vespri e compieta. Il canto di ogni singolo momento di preghiera era una vera liberazione dell’anima e un contatto stretto e intimo con Gesù; un momento, anche se uguale, vissuto sempre in maniera differente e in totale unione di spirito con le sorelle dall’altra parte della grata.
Se ripenso a questo prezioso tempo trascorso, mi preme sottolineare l’importanza degli incontri pomeridiani e dei momenti di meditazione personale. Sui primi, è stato bello poter approfondire alcuni argomenti che avevo meditato da me con troppa superficialità ad essere sinceri, e che mi hanno permesso di aprire un po’ gli occhi e di dare delle risposte alle tante domande che avevo in sospeso nel mio cuore.
Che dire poi della meditazione personale? Non sempre io e le ragazze siamo riuscite a rispettare il silenzio che ci eravamo preposte di vivere per riflettere, proprio a causa del bel legame venutosi a creare, ma quando impegnandoci ci siamo riuscite … Quanto a cui pensare e da pregare!
In quei giorni ho capito che la parte difficile non è tanto fare silenzio ma restare con sé stessi e riscoprirsi. Scavare e ascoltare. Capire.
Le carissime sorelle clarisse che ci hanno letteralmente “coccolate” durante l’intera settimana, ci hanno permesso di poter accedere alla chiesa anche durante la notte. Uno dei momenti più magici che ricordo perché, in accordo con le altre ragazze, abbiamo deciso di lodare Gesù, cantando, proprio sull’esempio delle care sorelle, e di Francesco e Chiara.
Un mondo tutto nuovo, tutto da scoprire e da portare dentro al proprio cuore. Non potrò mai dimenticare la dolcezza di certi sguardi e la spontaneità delle risate condivise. La tenerezza dei sorrisi rubati oltre la grata e gli abbracci dell’anima sperimentati in quei luoghi. Come più e più volte ci ha ripetuto suor Agnese: “Non preoccupatevi ragazze che Dio vede e provvede e Maria prega”.
Momenti di questa quotidiana semplicità mi hanno permesso di scoprire qualcosa di grande e un’importante verità: Dio ci ama così come siamo; ci conosce nella nostra parte più bella e non ci condanna nella nostra forma peggiore.
Lui ci ama. Lui mi ama. Io sono preziosa ai suoi occhi così come sono; con tutti i miei difetti e le mie imperfezioni. Questo lì l’ho capito; e non lo scorderò mai. E credetemi, niente è più bello di questa certezza.
Vedi “Che Cosa Cerco e Che Cosa Desidero?”: ‘Libertà e Festa’, Tre giorni insieme, dal 17 al 19 novembre, per scoprire la fonte del dono dell’amare e dell’essere amati. Per altre info: visita il sito del Monastero Sant’Agnese di Perugia.
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