Leggendo la Bibbia, si incontra spesso una triade di personaggi: la vedova, l’orfano e il forestiero. Questi sono nella visione biblica i tre gruppi di individui di cui la comunità si deve prendere cura. Le leggi di Israele proteggono queste categorie in modo speciale: “Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Non maltratterai la vedova e l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido” (Es 22,20–22). Anche Gesù nei vangeli spesso li incontra e li soccorre.
A prima vista, queste sono tre gruppi economicamente deboli, sono i poveri. E certamente è vero che donne sole, bambini abbandonati, e stranieri facevano più fatica degli altri a procurarsi il sostentamento. Ma c’è di più.
Assieme al fardello della povertà, vedove, orfani e forestieri sperimentavano il distacco dalle loro radici. Erano privi di una famiglia, di legami, di una rete di connessioni con la comunità. La vedova e l’orfano erano strappati dal tessuto sociale dalla morte dei loro cari, mentre il forestiero aveva lasciato i suoi legami nella terra natia da cui era partito.
In altre parole, la povertà non era che la conseguenza dell’isolamento sociale, della perdita di una comunità. Strappati dalla loro storia, dalla loro eredità, queste persone vivevano un’esperienza di profondo isolamento, la solitudine esistenziale di chi non sa più a chi appartiene.
Il comandamento della carità verso questi gruppi può essere letto in due modi. Anzitutto, la comunità nel suo insieme è chiamata a proteggere queste persone più vulnerabili in mezzo a loro, e schermarle dalla povertà. Ma in maniera più profonda e più umana, attraverso la carità la comunità li riconnette a un tessuto sociale, gli ridona un’identità. In un certo senso, li adotta. La comunità diviene per loro sposo, padre, e patria.
In effetti, è proprio questa la visione del libro del Siracide al capitolo 4. Il Siracide amplifica il comandamento della carità, invita a soccorrere i poveri e i bisognosi, a liberare l’oppresso dall’oppressore. E raggiunge il suo vertice proprio in queste parole: “Sii come un padre per gli orfani, come un marito per la loro madre” (Sir 4,10). Non è sufficiente alleviare la povertà. È indispensabile riportare i poveri a una vita veramente umana, ad avere un posto nella comunità.
Lo sappiamo. Attraverso il comandamento, attraverso la carità dei credenti, è Dio che si fa vicino agli ultimi. La mano di chi soccorre per amor di Dio è una mano prestata a Dio, è la mano che Dio stesso tende ai poveri. Nel senso più profondo, è Dio che usa tutti gli strumenti possibili per farsi padre degli orfani, difensore delle vedove, e terra per lo straniero. È in Dio che ciascuno di noi trova un Padre, un’eredità, e una comunità a cui appartenere.
Georges Massinelli Porziuncola Poveri Povertà Riflessione
Articoli correlati
Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali non fotocopie
A Perugia la presentazione del nuovo libro di monsignor Domenico SorrentinoGiovanni Battista: il predecessore, il testimone
La seconda serata del Settenario di Natale alla Porziuncola presieduta da fr. Giuseppe GioiaDialogo e Cooperazione per la Pace nelle Diversità
“Assisi punto di riferimento nella costruzione della cultura della pace”: la Conferenza in occasione degli 80 anni dalla Fondazione della Società Italiana per la Organizzazione Internazionale (SIOI)“Isaia: il profeta della speranza e dell'attesa”: la riflessione di fr. Martino Chiaramonte
È iniziato alla Porziuncola il Settenario di preparazione verso il NataleFr. Andrea Dovio, Cavaliere della Repubblica Italiana per la sua attività di medico volontario durante l’emergenza sanitaria
A Perugia la cerimonia di consegna delle onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica ItalianaNatale alla Porziuncola
Presentato il programma delle celebrazioni liturgiche natalizie della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli dal 17 dicembre al 12 gennaio“Isaia: il profeta della speranza e dell'attesa”: la riflessione di fr. Martino Chiaramonte
La comunità della Porziuncola ha iniziato la celebrazione del Settenario di Natale, dal tema conduttore “Dove nasce Dio nasce la speranza”
-
16 Dic 2024Alzando il capo: tra paure e difficoltà, l'Avvento occasione preziosa per alleggerire il cuore
Il ritiro di Avvento presso il Santuario di Chiesa Nuova ad Assisi con S.E. Mons. Vittorio Viola
-
15 Nov 2024Ave Maris Stella
Programma 2024 della Solennità dell'Immacolata Concezione alla Porziuncola
Assisi
Porziuncola in S. MARIA DEGLI ANGELI
San Damiano - ASSISI
Eremo delle Carceri - ASSISI
Chiesa Nuova - ASSISI
Santa Chiara - ASSISI
Infermeria Provinciale
Casa “Papa Francesco”
Altre presenze in Umbria
Montesanto - TODI
Sacro Speco - NARNI
San Bartolomeo - FOLIGNO
San Francesco del Monte - PERUGIA
San Francesco - MONTELUCO
San Francesco - STRONCONE
San Giovanni Battista - CITTÀ DI CASTELLO
Santa Maria della Spineta - FRATTA TODINA
Santa Maria della Pietà - UMBERTIDE
Santa Maria della Misericordia - Ospedale di PERUGIA
Ss. Annunziata - AMELIA
Ss. Pietà del Farneto - COLOMBELLA
Missioni al Popolo
Altri Conventi
Monastère de Cimiez - NICE
Sant’Antonio di Padova - QUARTU S. ELENA
San Mauro - CAGLIARI
San Pietro - SASSARI
Santa Rosalia - CAGLIARI
San Gregorio VII - ROMA
Email: ufficiocomunicazioni@assisiofm.org - Informativa sulla privacy - Modifica impostazioni cookies