“Celebrare la Santa Madre di Dio
ci spinge a creare e curare spazi comuni
che ci diano senso di appartenenza, di radicamento,
di farci sentire a casa dentro le nostre città,
in comunità che ci uniscano e ci sostengano”
(Papa Francesco)

Secondo un’antica tradizione, una notte del 1216, Francesco immerso nella preghiera all’interno della Porziuncola, vede scaturire una forte luce e, sull’altare della chiesetta, mirabile visione!, può contemplare Cristo Gesù e la sua amatissima Madre, Maria. La gioia è talmente grande che non può essere contenuta nel suo cuore ed ecco che, mosso dallo Spirito Santo, Francesco chiede che tutti, in ogni tempo, potessero rivivere quel momento di bellezza e di amore di cui era testimone.

Bellezza e amore, due parole che ci guidano verso il Signore in un cammino personale in cui abbiamo una guida sicura e materna, la Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra.

Francesco da sempre ha avuto un affetto particolare per Maria a tal punto che, una delle prime chiese da lui riparata, fu propria la Porziuncola, piccola cappella nella campagna di Assisi dedicata sin dal IV secolo alla Vergine degli Angeli.

La devozione del poverello non si ferma certo lì, ma si prolunga in diverse preghiere che lui stesso dedica alla Madre del Salvatore: “Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio. Maria” recita il Saluto alla Beata Vergine Maria.

E così anche i suoi figli spirituali, i frati minori, portano nel cuore un posto privilegiato per Maria, patrona dell’Ordine e sostegno sicuro nelle difficoltà di ognuno.

Tale devozione alla Vergine Maria é diffusa non solo nella famiglia francescana, ma nel cuore di ogni cristiano e ne sono testimoni le numerose chiese, i dipinti e le statue a lei dedicati. La gente vuole avvertire la confortante presenza della Madonna nella vita di tutti i giorni e per questo ha edificato nei crocicchi delle strade, agli angoli delle case, nei vari quartieri dei paesi e delle città, nelle campagne, edicole votive dove è stata rappresentata la figura di Maria che veglia sui suoi figli.

Una devozione radicata e sentita anche nella zona di Assisi, costellata di piccole cappelle ed edicole proprio dedicate a Maria. La certezza dell’amore degli assisani verso la Madre di Dio e la ricorrenza bella e preziosa dell’ottavo centenario dell’apparizione a Francesco in Porziuncola, hanno spinto alcuni amici della Porziuncola, Walter Nasini, Ferruccio Tomassini e Claudio Claudi, a dedicare questa mostra fotografica all’arte votiva delle edicole mariane sparse nel territorio di Assisi.

Una piccola idea che è andata trasformandosi in un’indagine ricca e preziosa sul patrimonio artistico popolare che costella le strade e i quartieri della nostra amata città. Scorci suggestivi e luci avvolgenti ci guidano attraverso un percorso che è fatto di arte semplice e di fede e che vuole essere proprio un o-Maggio a Maria nel mese in cui la primavera avanza con tante e colorate fioriture e in cui si inserisce il Tempo di Pasqua, il tempo “dell’alleluia”, dello svelarsi del mistero di Cristo nella luce della Risurrezione e della fede pasquale.

Maria è il fiore più bello sbocciato dalla creazione, la “rosa” apparsa nella pienezza del tempo, ed é al tempo stesso protagonista, umile e discreta, dei primi passi della Comunità cristiana: la sua stessa presenza in mezzo ai discepoli é memoria vivente del Signore Gesù e pegno del dono del suo Spirito.

Contemplando la bellezza di queste fotografie possiamo essere guidati a riscoprire la certezza dell’Amore di Dio nella nostra vita accompagnati per mano dalla presenza docile e premurosa di Maria e cosi sentirci figli, famiglia, popolo di Dio.

Per tutto il mese di maggio sarà possibile visitare, presso la Sala Pio X della Basilica di Santa Maria degli Angeli, la mostra fotografica “oMaggio a Maria”, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. L’ingresso è libero. Per ulteriori informazioni contattare:

• la Segreteria della Basilica: 075.8051430 – info@porziuncola.org
• oppure il Museo della Porziuncola: 075.8051419 – museo@porziuncola.org