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Celebrazione del Giovedì Santo alla Porziuncola 24 Mar 2016

Quanto ho desiderato mangiare questa Pasqua con voi

Dopo il cammino quaresimale, scandito dalle meditazioni di p. Luigi Marioli OFM Conv sulle opere di Misericordia, siamo finalmente giunti alla celebrazione del Triduo pasquale. In questo Anno Santo della misericordia, voluto e indetto da papa Francesco, la Pasqua con maggior pienezza e profondità diventa spazio e tempo in cui Dio nuovamente viene a cercarci e a comunicarci la misura del suo grandissimo Amore.

Come è consuetudine, questo giorno Santo si è aperto alla Porziuncola con la preghiera mattutina delle Lodi e dell’Ufficio delle Letture. Il presidente della celebrazione, p. Massimo Lelli, ha invitato la comunità dei frati e i tanti fedeli presenti a entrare nella gioia della Pasqua già da questa mattina, così come la liturgia ci ha fatto cantare adorando il Signore che per noi è stato tentato e ha sofferto. Infatti le tenebre sono state vinte da Cristo luce del mondo: questo il motivo della nostra speranza che deve brillare nel nostro cuore in questi giorni, già da ora!

Il celebrante ha voluto inoltre, soffermarsi sulla bellissima omelia di Melitone di Sardi (seconda lettura dell’ufficio liturgico) sottolineando due aspetti:

  1. la rilettura della storia della salvezza che culmina in Cristo dove trova la sua pienezza;
  2. e l’insistenza della parola “sofferenza”, indicando che Gesù distrugge la morte passando attraverso la morte, non evitando la croce, come noi vorremmo, ma abbracciandola per amore.

P. Massimo ha poi concluso commentando l’antifona al Benedictus, che in qualche modo anticipa il mistero che verrà celebrato con la solenne liturgia eucaristica in Cœna Domini in quanto esprime l’ardente desiderio di Gesù di mangiare questa Pasqua con noi prima di partire. Il Signore elargisce se stesso, dona il Suo amore e allo stesso tempo lo mendica ad ognuno di noi. Egli muore di fame per noi, ha fame di noi e allo stesso tempo, ci da se stesso per sfamarci con l’abbondanza della Sua vita. La fame di Gesù, quindi, è la comunione con noi e la nostra comunione con Lui.

In quest’ottica allora abbiamo vissuto la celebrazione vespertina della Messa in Cœna Domini, ripresentando questo grandissimo desiderio di mangiare questa pasqua e di comunicarci il Suo amore.

Nell’omelia il Ministro Provinciale p. Claudio Durighetto ci ha aiutato a contemplare la misura dell’amore che Gesù ci ha manifestato nel gesto della lavanda dei piedi. Il Figlio è il vero agnello pasquale che toglie il nostro peccato, lava le nostre colpe, e cancella la paura della morte.

Il gesto della lavanda dei piedi ci consegna la chiave dell’amore, ci permette di vedere il sacramento dell’amore, la legge dell’amore e ci mostra come Gesù era venuto a vincere il sommo male con il sommo bene; egli ha preso su di sé la cattiveria e il male del mondo.

La riflessione si è poi soffermata sulla posizione di Pietro, che esprime difficoltà di accogliere un Dio Amore, un Dio che fa per noi qualcosa che noi non saremo riusciti a fare. Gesù dice a Pietro che non c’è altra via se non accogliere il perdono gratuito, non c’è altra strada!

Gesù questa sera ci ha lasciato la Sua Pasqua nell’Eucarestia e questo sacramento ci permette di comunicare con la sua morte e la sua resurrezione, ci permette di accogliere la Sua presenza. L’essere serviti e amati da Dio ci permette di imparare ad amarci; ricevendo il suo perdono impariamo a perdonarci.

Infine P. Claudio ha voluto fare qualche accenno agli avvenimenti che in questo periodo stanno sconvolgendo la nostra Europa e che gettano paura e caos nel cuore dell’uomo cercando però di esortare a credere nell’amore e nella carità, accogliendo Gesù luce che spazza via le tenebre. Ha, infine, concluso l’omelia pregando il Signore perché il mondo possa essere inondato dall’amore di Dio e che il sacramento dell’eucarestia, dono lasciato da Gesù per noi, possa trasformare il nostro cuore per iniziare noi a inondare il mondo dell’amore di Cristo.

Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento è stato portato processionalmente davanti alla Porziuncola, dove rimarrà tutta la notte per quanti vorranno rimanere in adorazione.



Basilica di Santa Maria degli Angeli Coena Domini Eucaristia Giovedì Santo Massimo Lelli Porziuncola

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