In una mattina fresca e soleggiata di inizio settembre, la comunità di san Damiano e la Provincia dei frati minori dell’Umbria, hanno celebrato sul sagrato della prima chiesa riparata dal Poverello la celebrazione eucaristica dove tre confratelli novizi, fr. Simone Lunedei, fr. Emanuele Micheletti e fr. Francesco Maria Sorice, hanno emesso la prima professione temporanea dei voti di povertà, castità ed obbedienza.
Molta la gente che riempiva la piazzetta: amici, conoscenti, confratelli, genitori e famigliari e tutti coloro i quali hanno voluto condividere con loro questo momento di gioia e fraternità.
Il guardiano del convento di san Damiano, padre Massimo Reschiglian, ha accolto i presenti, prima dell’inizio della celebrazione, e ha invitato tutti a unirsi alla preghiera per questi confratelli e a sostenerli d’ora in avanti nel loro cammino di vita e di fede. Il loro “eccomi!” detto con voce decisa in risposta all’appello che verrà fatto, ha detto il padre guardiano, li renderà disponibili ad una vita religiosa alla sequela di Cristo povero e crocifisso.
La messa è stata presieduta dal ministro provinciale padre Claudio Durighetto che, insieme ai molti sacerdoti presenti, ha gioito e ringraziato il Signore per il dono di questi tre nuovi fratelli. Il Vangelo di Luca della parabola del cercare i primi posti a tavola (Lc 14, 1.7-14) ha permesso a padre Claudio di far riflettere su due aspetti importanti e basilari della vita del francescano e ancor prima del cristiano: l’umiltà e la gratuità. Umiltà intesa come atteggiamento giusto da avere verso se stessi, Dio e gli altri. Non uno svilirsi, ma comprendere il proprio giusto posto nel mondo, al servizio cioè dei fratelli come ha fatto Gesù Cristo incarnandosi in questo mondo. L’apparire non porta frutto, ma solo vana gloria e delusione, l’essere veri e semplici invece, contagia gli altri, crea il bene e lo diffonde, come accadde con san Francesco e santa Chiara e le loro rime fraternità.
Gratuità che indica la via del Vangelo da percorrere su questa terra: se tutto è dono di Dio, non ci dobbiamo impossessare dei talenti da lui ricevuti, ma anzi restituirli e metterli a frutto, quello che continueranno a fare in maggiore pienezza e comunione i tre professi temporanei.
La celebrazione è continuata con la professione da parte dei tre novizi nelle mani del ministro provinciale, con la consegna del cingolo con i tre nodi, segno dei tre voti religiosi, e con la consegna del libro della regola francescana, frutto della sapienza e della vita di tanti secoli trascorsi alla sequela di Cristo sull’esempio di Francesco d’Assisi.
È esplosa quindi la gioia, con l’abbraccio di pace ai confratelli, che ha mostrato l’effettiva piena accoglienza nella fraternità provinciale di fr. Simone, fr. Emanuele e fr. Francesco Maria.
Possa la Vergine Maria guidare i passi di questi tre fratelli alla sequela di Gesù Cristo, sull’esempio di san Francesco, guidati dallo Spirito per compiere sempre più pienamente e con gioia la volontà di bene che il Padre ha per il mondo.
Claudio Durighetto Emanuele Micheletti Francesco Sorice Massimo Reschiglian Omelia Professione San Damiano Simone Lunedei
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