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Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli è risuonato l’annuncio degli angeli ai pastori: è nato il Salvatore 25 Dic 2024

Una Parola di luce dal cielo che risveglia la speranza: è Natale alla Porziuncola

È Natale anche alla Porziuncola, nel luogo amato dal santo Francesco più di ogni altro: qui, nel segno nella preghiera, della lode e della gratitudine, la comunità francescana ha guidato le solenni celebrazioni liturgiche del Natale, dell’accoglienza dell’Emmanuele, del Verbo che si è fatto carne.

La speranza ha il volto del bambino Gesù

Quest’anno il Natale segna anche l’inizio del Giubileo della Speranza: a poche ore dall’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro da parte di Papa Francesco, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli è risuonata la buona notizia di Gesù che entra nella storia, che prorompe a ricordare che la speranza deve guidare questa terra ancora fortemente segnata da violenza e odio. «La speranza che ha il volto del bambino Gesù», ha ricordato fr. Massimo Travascio, Custode della Porziuncola, nella sua omelia della celebrazione da lui presieduta nella notte.

E l’annuncio dell’angelo della nascita di Gesù è risuonato davanti alla Porziuncola finalmente libera dai ponteggi e restituita, dopo mesi di restauro, alla sua regale semplicità.

Il Canto della Kalenda

La vigilia di Natale ha avuto inizio con i primi Vespri presieduti da fr. Mauro Scala. La celebrazione notturna è stata introdotta dall’Ufficio delle Letture e dal canto della Kalenda, eseguito dal maestro fr. Matteo Ferraldeschi: la Kalenda è la solenne proclamazione della nascita di Nostro Signore, uno splendido riassunto dell’attesa universale del giorno ormai giunto, del compimento del tempo dell'Avvento, che ci ricorda come Dio abbia scelto di incarnarsi in un tempo preciso della storia per assumerla e redimerla.

La messa solenne

Fr. Massimo Travascio ha voluto ricordare ai numerosissimi pellegrini e fedeli che hanno riempito la Basilica per la messa della notte che «il Natale è il tempo per riportare nel cuore un’altra luce, quella che si fa strada tra l’oscurità della storia di sempre: la Luce vera di Gesù che viene alla luce e che dà la luce».

Commentando la lettura del Vangelo il Custode ha sottolineato come la salvezza entra in una storia concreta: «ma emerge da subito un grande contrasto – ha continuato –. Da una parte il potere dei potenti carico di egoismo e controllo, un potere che è paura di perdere l’egemonia. Dall’altro abbiamo un potere di Dio che si svuota della sua onnipotenza; si fa piccolo, si umilia. Il Re della storia sceglie la via della piccolezza. Nessuno dei potenti si accorge di Lui se non alcuni pastori, relegati ai margini della vita sociale. Dio misericordioso che si incarna, che entra debole nel mondo, preceduto solo dall’annuncio di angeli».

Il non accolto che accoglie la storia

«In questo Natale, in questo Anno Giubilare che si è aperto, la Chiesa, noi, affermiamo che al di là di tutte ciò che muta, ci sono realtà immutabili e trovano il loro fondamento in Cristo, che e sempre lo stesso: ieri, oggi e nei secoli. Lui viene per rischiarare il mio e il tuo cuore. Una notte difficile per Maria e Giuseppe, che hanno sperimentato cosa significhi non essere accolti. Ma il silenzio di una notte difficile ha parlato più di mille parole di giorni facili: in quella notte la Parola si e fatta carne per sempre. Gesù e venuto a cercarci attraverso l’incarnazione. Il non accolto che accoglie la storia! Dio si fa vicino per cambiare la realtà dal di dentro. Dalla notte di Betlemme nulla più e estraneo a Gesù , tutto di noi, passato, presente, futuro sono diventati la greppia dove lui desidera essere adagiato. “Dio con noi”, nella «vera carne della nostra umanità e fragilità» direbbe San Francesco nella Lettera a tutti i fedeli. Proprio a noi è rivolta questa Parola fatta carne nella notte di Betlemme. Una Parola di luce dal cielo che risveglia la speranza».

Dopo l'Eucaristia della Notte, nel giorno del Natale le due celebrazioni più solenni - la Messa solenne del giorno e i Secondi Vespri del Natale - saranno presiedute dal Ministro provinciale fr. Francesco Piloni.



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