SECONDI VESPRI DELLA FESTA DEL PERDONO
2 agosto 2013
Fratelli e sorelle, ieri mattina il Ministro Generale ha aperto le porte della Porziuncola, dando inizio a questi giorni di Solennità del Perdono di Assisi, un gesto simbolico che ci ha introdotto, secondo l’insegnamento di Francesco di Assisi, nel Cuore di Dio, che è Perdono per i nostri peccati e Misericordia per la nostra vita, che è libertà dal male e speranza nella sofferenza e nella tribolazione, che è nostalgia della vita eterna, nostalgia del Paradiso.
Ora, al termine di questa giornata, sembrerebbe logico che questa porta venga chiusa…
La Festa del Perdono è finita e quindi ritorniamo alle nostre case, con alle spalle una bella esperienza di Misericordia, ma con il peso di una vita che continua, di tanti problemi irrisolti che ci portiamo dietro, il ricordo di un luogo che ci ha accolto nella tenerezza dell’Amore di Dio, ma ora torniamo alle nostre attività e ai nostri problemi. Questo potrebbe sembrare il senso di questi Secondi Vespri che chiudono la giornata del Perdono di Assisi. Potrebbero essere questi i sentimenti che portiamo nel cuore.
Invece, questa porta della Porziuncola resterà aperta, tutto l’anno, potremmo dire notte e giorno, per continuare ad accogliere sempre coloro che desiderano fare l’esperienza del Perdono, cioè di questo cuore di Dio, sempre aperto ad accogliere il peso delle nostre colpe e dei nostri errori, il pianto della nostra sofferenza e del nostro peccato.
Quindi tornando ora alle nostre case lasciamo una porta aperta, che è il segno di una Misericordia che non ha termine, l’immagine di un Cuore di Dio sempre aperto ad accoglierci. Anche se possiamo ritrovare in noi o negli altri il peso del peccato o peggio ancora, l’indifferenza di un mondo che sta dimenticando Dio e che pensa di poterne fare a meno, dobbiamo pensare a questa porta aperta, a questa disponibilità che Dio ha sempre verso di noi per donarci il suo Amore senza limiti.
Insieme a Francesco, rivolgiamo il nostro sguardo a Maria, la Regina degli Angeli e supplichiamo da lei l’intercessione della Misericordia del Padre, del suo Perdono.
E’ la sua festa, la festa di una Madre che desidera il bene dei suoi figli e che vuole portare ciascuno di noi a questa porta aperta, cioè al centro del Cuore del suo Figlio. Un Cuore che è Misericordia infinita!
Se al termine di questa giornata di grazia potremo partire da qui con la bellezza del suo sguardo materno che ci ha rivolto, e che ha rivolto a Dio per noi, avremo conquistato un pezzetto di Paradiso. Quel Paradiso che Francesco desiderava per tutti gli uomini che fossero entrati in questo luogo santo e abitazione di Dio.
Fratelli e sorelle, tornate alle vostre case con la bellezza e la gioia del Perdono di Assisi, perché un pezzetto di Paradiso, di vita eterna, è già nostro; infatti dobbiamo continuare ad avere fiducia nel suo Amore Misericordioso anche di fronte alle difficoltà e al peccato!
Davanti a questa chiesetta della Porziuncola, insieme a San Francesco diciamo:
Nient’altro dunque si desideri, nient’altro si voglia, nient’altro ci piaccia e ci soddisfi se non il Creatore e Redentore e Salvatore nostro, solo vero Dio, che è pienezza di bene, totalità di bene, completezza di bene, vero e sommo bene … dal quale e per il quale e nel quale è ogni perdono, ogni grazia, ogni gloria di tutti i penitenti e di tutti i giusti, di tutti i santi che godono insieme nei cieli.
(Regola non bollata 23, 27-30)
Amen!
Bruno Ottavi Indulgenza Perdono di Assisi Porziuncola Vespri
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