Il 25 luglio scorso il Ministro e il Segretario provinciali si sono recati a Nizza per una visita ai confratelli della comunità di Cimiez. Infatti, dal 2000 la Provincia Serafica dei Frati Minori dell’Umbria è presente nello storico convento di Cimiez, nella parte alta della città di Nizza.
La breve visita era volta a portare la vicinanza e la comunione di tutta la fraternità provinciale, dopo i tragici fatti del 14 luglio scorso. Nell’incontrare i frati di Nizza, i parrocchiani e i fratelli e sorelle dell’Ordine Francescano Secolare, riuniti in preghiera, si è espressa silenziosamente da una parte la crescente preoccupazione per il clima di violenza che sembra stringere sempre più come in una morsa il popolo francese, dall’altro la solidarietà, l’amicizia e l’affetto che provengono dal Vangelo di Gesù e dal sentirsi fratelli nel nome di san Francesco.
Un dono simbolico è stato consegnato ai frati di Cimez: un completo di candidi lini – finemente confezionati dalle figlie di santa Chiara – per la celebrazione dell’Eucaristia. Voleva essere il segno di un’alleanza nella fede e nella preghiera; il segno della solidarietà di tanti che invocano la pace; il segno che solo nel Sacrificio di Cristo trova senso e salvezza la storia umana.
La visita è durata soltanto una giornata, ma è stata sufficiente per raccogliere, almeno in parte, l’orrore e lo smarrimento, la disperazione, l’ansia, l’angoscia e la paura in cui sembra esser precipitata la città, paralizzata come l’intero Paese, per una volta ancora e proprio nel giorno di cui va più fiero. La comunità francescana di Cimiez ha organizzato una solenne, e accorata, celebrazione dei Vespri la sera di domenica 17 luglio, con grande partecipazione di fedeli e con la presenza del Vescovo di Nizza, Mons. André Marceau. I frati minori sono stati esortati dal Vescovo a continuare, come è nel loro stile, a stare vicino alla gente, pregando, ascoltando e accogliendo.
La mattina del martedì, dopo la preghiera con la comunità, Ministro e Segretario si sono portati nel parco comunale adiacente al Convento (ex orto dei frati) e, affacciandosi sul belvedere che offre una straordinaria vista sulla città, giù giù fino al mare, là dove scorre la Promenade des Anglais, hanno voluto pregare e benedire la città nel nome di san Francesco. Sulla via del ritorno sono stati raggiunti dalla triste notizia della barbara e brutale uccisione dell’anziano sacerdote padre Jaques Hamel, insieme ad un altro fedele cristiano nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray. Il sangue del sacerdote che imporpora i lini dell’altare e si mescola al Sangue dell’Agnello di Dio, invoca pace e perdono. Ma sembra implorare anche che si rifletta attentamente sui fondamenti e valori di quella società, come di tutta l’Europa, e che i responsabili della cosa pubblica comincino a rendersi conto della gravità della situazione e della profondità dei problemi in cui hanno lasciato “scivolare” il Paese.
Claudio Durighetto Nizza Solidarietà Visita
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