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Testimonianza di fra Pietro Mechelli 30 Gen 2023

Cronache da Smirne

Cari fratelli e sorelle,
il Signore vi dia Pace!

Mi presento sono fr. Pietro Mechelli, appartengo alla Provincia Serafica dei Frati Minori dell’ Umbria, con molto piacere ho accolto l’invito di raccontare brevemente la mia esperienza missionaria in Turchia. La mia vocazione missionaria è nata quasi per caso, in preparazione al Capitolo provinciale del 2017, la mia provincia ha organizzato una serie di conferenze di preparazione, il tema del Capitolo era proprio la missione, a quel tempo l’ obbedienza mi aveva chiamato a servire la Provincia al Santuario di San Damiano con il compito di santuarista, nel dicembre del 2016 venne invitato p. Luis Gallardo a quel tempo responsabile delle Missioni del nostro Ordine, non dovevo andare alla conferenza perché, essendo di sabato mattina ero di turno in Santuario, un mio confratello mi ha detto che mi sostituiva volentieri così da permettermi di partecipare, il Signore si è servito di questo mio confratello per farmi scoprire la mia vocazione missionaria. Durante la conferenza questo padre ha illustrato la vocazione missionaria del nostro Ordine concludendo con le necessità che le missioni avevano, tra cui, servivano 2 frati per la Turchia in modo abbastanza urgente, per sostituire 2 frati anziani, mentre parlava di questa situazione ho avuto la netta sensazione che il Signore parlava proprio a me. Dopo questo incontro è iniziato, per me, un periodo di riflessione sulla possibilità di partire per la Turchia, molti erano i dubbi : la mia età, un cambio radicale di vita, la lingua (il turco è molto difficile da imparare)......vivere in una comunità internazionale.....ad maggio 2017 ho deciso di chiedere l’ obbedienza per poter partire come missionario in Turchia che mi è stata concessa. Il 6 Ottobre del 2017 sono arrivato ad Istanbul per il mio periodo di prova......l’impatto è stato subito positivo, sono stato accolto da una bellissima comunità, la prima forma di dialogo è proprio la comunità essendo di tre continenti diversi......il lavoro principale è quello del dialogo con il mondo mussulmano...in tutte le sue diverse forme.....non sempre facile perché spesso ci sono pregiudizi che lo ostacolano, ma ho potuto sperimentare che per prima cosa dobbiamo essere amici conoscersi, condividere un tratto di strada insieme, soprattutto mettersi continuamente in gioco, senza paura di manifestare, con semplicità, la propria Fede.

Voglio raccontarvi un episodio: una sera sono andato a casa di una giovane coppia di italiani, per la loro preparazione al matrimoni, quando ho finito erano circa le 22.30 decisi di fare la strada a piedi invece che prendere un mezzo....avevo da camminare un po’ ma il piacere di poter camminare in questa bellissima città ha preso il sopravvento, ad un certo punto un giovane turco mi ferma e mi chiede se avevo una sigaretta, gli ho risposto che non fumavo.....al che lui mi chiede di dove ero....gli ho risposto che ero Italiano.....lui mi guarda e mi fa questa domanda .....tu sei Cristiano? Era la prima volta che mi veniva chiesto se ero cristiano o no , per noi è scontato qui no....in quel momento ho capito che cosa vuol dire stare in missione in una società a prevalenza mussulmana, con molto timore, non sapendo la sua reazione, ho confessato la mia Fede, sì sono cristiano e sono anche un padre della chiesa cattolica (così veniamo chiamati) , questo ragazzo mi ha risposto che lui era mussulmano praticante e che gli faceva piacere parlare con me...ho accettato l’invito ci siamo seduti per terra ed abbiamo iniziato a parlare raccontandoci le nostre esperienze quando ci siamo salutati mi ha detto una cosa bellissima, grazie per avermi regalato un po’ del tuo tempo non è scontato. Veramente il Signore ti mette davanti persone che ti ricordano chi tu sei.....

Ora sono a Smirne , la terza città più grande della Turchia, qui in Turchia la Chiesa Cattolica non è riconosciuta di conseguenza, noi frati non possiamo portare l’abito in strada ne alcun altro segno, ne fare proselitismo, cioè annunciare il vangelo.....ecc.....per farvi capire la nostra situazione vi do alcuni numeri cosi comprendete subito: a Smirne siamo solo 2.000 Cattolici con 17 sacerdoti e 12 chiese aperte a fronte di 6.000.000 milioni di mussulmani (la popolazione di Smirne) con 6.000 moschee aperte, come vedete numeri impietosi ma questa è la realtà dove il Signore mi ha chiamato a vivere nel silenzio e nel nascondimento ma con la certezza che il Signore è con noi. Vi chiedo scusa se sono stato un po’ lungo, vi chiedo di pregare per questa piccola chiesa perchè il Signore ci faccia dono della perseveranza, vi assicuro la mia preghiera.

 

Vostro fratello in Cristo,
fr. Pietro Mechelli ofm



Missione Missioni estere OFM Pietro Mechelli Testimonianza Turchia

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