Gesù torna a Gerusalemme per compiere la volontà di salvezza che Dio ha per tutti gli uomini. Salvezza che si realizza, come attesta la Scrittura dalla prima all’ultima pagina, con la conoscenza del Padre attraverso il Figlio.
Non è un caso che le ultime pagine della Scrittura ci riconducano alla Gerusalemme celeste, che realizza il piano di amore di Dio in tutta la sua forza e potenza. In questa meditazione ci soffermeremo sulla “nuova realtà” proposta dal Libro dell’Apocalisse: la nuova Gerusalemme.
Vi troviamo descritto un nuovo ordine di cose, instaurato dalla morte e risurrezione di Cristo: il Figlio innalzato sulla croce ha messo fuori gioco l’universo spirituale costituito dalla ribellione a Dio nell’uomo e nella storia.
La Città nuova, celeste perché fatta da Dio, sposa splendente e fedele, è il “luogo” in cui Dio dimorerà tra di loro, essi saranno il suo popolo ed egli sarà il Dio-con-loro.
È un ordine nuovo che è e che viene e nel quale tutti siamo già dentro. Siamo già nell’alleanza, siamo già la nuova città che scende dal cielo, siamo già la sposa pronta per lo sposo, pur se non ancora in pienezza; fin da ora, nella passione e risurrezione di Cristo, tutto è compiuto e si compie in coloro che sono in Lui.
Fin dalla risurrezione di Cristo e dalla Pentecoste, proprio da Gerusalemme parte un fiume in piena che nulla potrà fermare, che raggiunge tutti i popoli, per far loro conoscere che Dio ha fatto grandi cose per loro. L’evangelizzazione, nuova o antica, ha un solo compito: dire questo ad ogni uomo, portarli dentro questo nuovo ordine che Dio ha inaugurato per loro nel Sacrificio universale di Cristo. È Dio che continua in Cristo a salvare ogni uomo: l’evangelizzazione è comunicare agli uomini l’unica cosa che Dio chiede, alzare gli occhi al Figlio!
Ma per noi c’è un ordine nuovo, potremmo dire più circoscritto: per il Battesimo siamo innestati in Cristo, membra vive del Suo Corpo che è la Chiesa, “una, santa, cattolica e apostolica” come diciamo nel Credo, caparra della Gerusalemme celeste. In Lei abbiamo la certezza di incontrare Cristo attraverso i sacramenti, l’ascolto della parola, la mutua carità e la preghiera, fratelli e figli dell’unico Padre.
Ma c’è anche un terzo livello di questo nuovo ordine, ugualmente inaugurato da Cristo risorto e trasmesso a noi nel Battesimo: ciascuno di noi ha una vocazione pasquale! L’appartenenza al nuovo ordine pasquale passa in una carne concreta, la nostra … fragile, peccatrice e da purificare, eppure trasfigurata dall’appartenenza alla Carne di Cristo e abitata dal suo Santo Spirito. Il Padre ci conosce nel suo Figlio al quale assomigliamo. Lo Spirito Santo ci plasma ogni giorno perché sappiamo corrispondere al dono d’amore, ci giustifica e non ci accusa, ci apre gli occhi a vedere tutto in un modo nuovo.
Vedere tutto in un modo nuovo, Dio, me stesso, il fratello: questo vuol dire abitare fin da ora la nuova Gerusalemme. Nell’altro io riconosco lo stesso ordine, lo stesso destino, la stessa vocazione alla gloria.
Catechesi Gerusalemme Maurizio Verde Quaresima
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