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Bagnoregio lo ricorda con un evento il 14 luglio 07 Lug 2017

San Bonaventura nell’ottavo Centenario della sua nascita

A Bagnoregio quando Bonaventura nacque ottocento anni fa (1217-2017) nessuno avrebbe immaginato che a distanza di secoli il futuro papa Francesco gli avrebbe dedicato una delle sue meditazioni. Questi alcuni passaggi di quanto Papa Francesco ha dichiarato su San Bonaventura in una intervista nel suo viaggio di ritorno da Rio e Janeiro nel 2013 (leggi l’articolo completo):

È curioso che san Bonaventura lo mettiamo in relazione con l’umiltà. La parola umiltà significa modestia, sottomissione e deriva dal latino: humilitas-humus-terra e significa abbassarsi. San Paolo descrive la vocazione di Gesù nell’abbassarsi: si è abbassato, si annullò, si è fatto servo pur essendo Signore. L’umiltà consiste in questo abbassarsi. […] San Bonaventura fu uno di quei grandi santi della spiritualità cristiana che ha attinto dal carisma di Francesco l’umiltà. La carità e l’amore camminavano insieme con quell’umiltà. Si mostrava così com’era […].

Per diciassette anni è stato superiore generale dei francescani, dopo, quando il Papa gli ha concesso il titolo di cardinale, continuava lo stesso ad andare in cucina a lavare i piatti. Non se la tirava, non è diventato vanitoso, è stato se stesso sempre, lo stesso frate umile di sempre: infatti l’umile non guarda quanti doni ha, ma comincia a dire “Signore sono quello che sono”, mette i talenti al servizio di Dio. Un’anima umile attira, invece un’anima superba allontana, respinge. Gesù attirava perché era Dio umile, san Bonaventura attira perché era umile. La virtù che Bonaventura preferiva era l’umiltà e la pazienza. L’umiltà va con la pazienza e umiltà e pazienza sono insieme.

Un’anima umile tutto soffre, tutto sopporta, tutto spera, tutto perdona; è paziente come Gesù, pensiamo alla pazienza di Gesù, ricordiamolo in quella notte tra il giovedì santo e il venerdì quando gli hanno fatto di tutto è stato burlato, gli hanno sputato, schiaffeggiato, beffeggiato, picchiato e lui è restato in silenzio. Questo Gesù inchiodato nel legno e paziente ha insegnato a Bonaventura l’umiltà e il dispregio delle dignità. Lui ha compreso la Parola del Vangelo “chi si umilia sarà innalzato”.

Proprio dalla consapevolezza di tale importanza, nell’ottavo Centenario della sua nascita (1217-2017), la festa di san Bonaventura di sabato 15 luglio sarà celebrata con particolare solennità.

Segnaliamo un evento in programma per tale occasione.

Bagnoregio - Auditorium comunale
14 luglio 2017 ore 16,30
presentazione del libro

Barbara Faes, Bonaventura da Bagnoregio, Milano 2017

ore 16,30 Introduce p. Pietro Messa, ofm
ore 16,45 Filippo Sedda, Presentazione generale del libro
ore 17,00 Fortunato Frezza, Un tema tipico bonaventuriano
ore 17,15 Domande del pubblico
ore 17,30 Barbara Faes, Intervento conclusivo

Chiesa cattedrale
ore 18,00

Celebrazione dei Primi Vespri della solennità di san Bonaventura

Per scaricare il programma clicca qui.



Bagnoregio Barbara Faes Fonti Clariane Fonti Francescane Pietro Messa San Bonaventura

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