La liturgia francescana del 2 agosto, festa del Perdono di Assisi, dà alla Vergine il titolo di “veniae vena”, seguito da quello più usuale di “gratiae Mater”. Cioè Maria è chiamata “la vena dell’Indulgenza, del Perdono” e quindi “la Madre della grazia”, la cui prima espressione è appunto il perdono dei peccati.
Questo titolo riflette l’esperienza mariana di Francesco alla Porziuncola. Qui egli ha trovato Maria e, in lei, “la Madre della misericordia”, nell’espressione di san Bonaventura, e quindi “la vena del Perdono”. La Vergine non poteva mancare quando il Santo impetrò dal Cristo, in una visione del 1216, la famosa Indulgenza della Porziuncola.
“Questo luogo è santo – soleva dire Francesco ai primi frati – e Cristo e la Vergine sua madre vi hanno eletto dimora… Pertanto, o figliuoli, guardate questo luogo con riverenza e come degnissimo di tutto onore, quasi albergo di Dio, in special modo accetto a lui e alla Madre sua” (dallo Specchio di Perfezione).
E infatti le antiche narrazioni riallacciano l’Indulgenza del Perdono all’intercessione di Maria. Nel “Diploma” di fra Teobaldo Vescovo di Assisi, redatto nel 1310 sulla base di notizie fornite dai compagni stessi di Francesco, l’Indulgenza della Porziuncola è detta “Indulgenza della santissima Madre di Dio”, perché lucrabile nella sua casa e ottenuta per la sua intercessione.
Nello stesso documento si riferisce pure che Francesco, a Onorio III che voleva consegnargli la Bolla dell’Indulgenza concessa, rispose nella sua semplicità: “A me basta soltanto la vostra parola. Se è opera di Dio, Lui stesso deve manifestare l’opera sua. Di questa cosa io non voglio nessun altro documento, ma solo che la Beata Vergine Maria sia la carta, Cristo il notaio e gli angeli i testimoni”.
Così Maria si trova all’origine dell’Indulgenza del Perdono: e non poteva essere diversamente, perché ella – come crede da sempre la Chiesa – è la dispensatrice di tutte le grazie. “Per mezzo di lei noi abbiamo conseguito la misericordia”; da lei è sbocciata la misericordia di Dio, che per Francesco è Cristo stesso. Era del tutto conveniente che anche l’Indulgenza della Porziuncola scaturisse nella Chiesa per opera di Lei.
Il Perdono di Assisi è il dono eccezionale ottenuto dal Poverello con l’intercessione della Vergine. Comunicandoci la grazia divina del perdono, ella ci libera dal peccato, che è il vero male e tutto il male del mondo; ci libera dalla disperazione e dalla morte eterna, che sono i frutti del peccato. Per questo la Chiesa di S. Maria della Porziuncola è la casa della speranza e della salvezza, perché è la casa del ritorno a Dio, dell’incontro con il Padre misericordioso. Quando Francesco, tornato alla Porziuncola con l’approvazione papale, diede l’annunzio dell’Indulgenza, incominciò con queste parole: “Io voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.
La Porziuncola è la porta del Paradiso, perché vi abita Colei che è “la vena del Perdono” e che la Chiesa invoca, fiduciosa come “ianua Coeli”. Lei, la porta del Cielo.
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